Nuovo Meazza. Un duello fra cuore e affari

Cuore e razionalità non sempre vanno all’unisono

Milano, 28 settembre 2019 - 

LETTERA 

Caro direttore, piange un po’ il cuore a vedere come lo stadio Meazza sia ormai terreno di conquista per mere questioni immobiliari. È vero, l’impianto attuale di difetti ne ha tanti. Anche la misura è francamente fuori scala per i numeri di oggi. Eppure tanti appassionati di calcio sono affezionati a questo gigante un po’ anziano per avere vissuto su quegli spalti tante emozioni. I progetti - per ora ancora dei disegni - sembrano anche belli, però... Antonio, Varese

RISPOSTA

Cuore e razionalità non sempre vanno all’unisono. Inutile negarlo, l’affetto che i milanesi (e non solo) hanno per il Meazza è giustificata da tanta storia. Ma è giustificata anche l’esigenza di dotare la città di un nuovo impianto, in linea con i migliori che si stanno progettando e realizzando in tutta Europa, e che costituiscono una via quasi obbligata per le società di calcio che devono sostenersi anche con gli incassi garantiti da un’arena di nuova concezione. Certo, l’intervento porterà con sé anche una quota di nuove costruzioni residenziali. E non è una sorpresa in una città che ha spinto molto sulla qualità dei suoi interventi urbanistici. Non sarà semplice per il Comune sbrogliare la matassa, con i club che spingono e che hanno pronta anche l’opzione di traslocare, magari a Sesto, e la necessità di trovare un progetto adatto anche agli interessi della città. sandro.neri@ilgiorno.net