Rischi estivi dei social

Far sapere a tutti che siamo lontano da casa non sempre è un bene

Milano, 8 agosto 2019 - Quando si è in vacanza è bello condividere con amici e parenti i momenti di svago e di riposo, oltre alle esperienze che viviamo, e il modo più immediato per farlo è quello di postare sui social network le foto che ci ritraggono su spiagge, di fronte a tramonti, e mentre visitiamo nuove città. Non dimentichiamo, però, che quando siamo lontani da casa la condivisione in tempo reale può comportare dei rischi.

Quali? Per esempio, mostrando ai nostri contatti e a sconosciuti (nel caso di profili pubblici) i luoghi nei quali siamo in villeggiatura, annunciamo a tutti che la casa dove abitiamo è vuota, aprendo virtualmente le sue porte a chi fosse intenzionato a svaligiarla e comunicando che quantomeno non ci troverà lì. Peraltro, spesso dimentichiamo che, oltre alla nostra sicurezza, mettiamo a repentaglio anche quella di chi è con noi,  pubblicando foto in cui sono presenti (e lontani dalle loro città) i nostri amici e la nostra famiglia. Si tratta di pericoli reali, come documenta l’incremento dei furti domestici nei periodi di vacanza. Un altro rischio è quello di fornire inconsapevolmente informazioni a eventuali “scocciatori”.

Ormai riconoscere i luoghi delle foto, comparandoli su Google, è molto facile e la geolocalizzazione ci colloca immediatamente nei luoghi dove le foto sono state scattate. Le immagini sui social, che si tratti di Facebook o Instagram, restano a disposizione di chiunque voglia spiare noi o qualcuno che ci è vicino per fini di stalking. Le molestie via web sono sempre più diffuse e nascono proprio dalla leggerezza con la quale noi lasciamo nostre tracce nel mondo virtuale. Un possibile rimedio potrebbe essere quello di verificare, prima della partenza, le impostazioni della privacy per ciascun social, in modo da accertarci che il nostro profilo e le fotografie delle nostre vacanze vengano viste e condivise solo da chi ci è amico. Un’altra via per tutelarci dall’intrusione nelle nostre vite di malintenzionati, ladri e seccatori, è quella di caricare gli scatti delle nostre vacanze al rientro. Pubblicandoli in Rete una volta riprese le consuete attività professionali, risulterebbe chiaro anche a loro che si tratta di foto scattate alcune settimane prima e che la nostra vita è tornata alla normalità.