Laurea, che peso pagare il riscatto

Tra ritocchi e modifiche sono state inserite talmente tante varianti e calcoli di aliquote e costi che fare una scelta equivale a rispondere alla superdomanda finale di un quiz

DOMANDA:

ALZI la mano chi ha capito come fare per riscattare la laurea ai fini della pensione. Posto che faccio parte della schiera di chi un pensierino l’ha fatto, devo dire che di fronte a tutte queste opzioni, variabili e spese il mio entusiastico pensiero si è leggermente raffreddato. Saranno anche comode rate, ma se mi devo precludere l’oggi per il domani non so, io che non ho una laurea in materie economiche, quanto mi convenga. Riccardo, Lecco

RISPOSTA:

BISOGNA essere laureati per riscattare la laurea ai fini pensionistici. Dov’è la stranezza? La stranezza sta nel fatto che se uno ha speso la sua vita nello studiare e applicare materie umanistiche o scientifiche deve almeno avere una seconda laurea in economia per decidere come e in che modo riscattare il famoso “pezzo di carta”. Tra ritocchi e modifiche sono state inserite talmente tante varianti e calcoli di aliquote e costi che prima di fare una scelta se vale la pena procedere al riscatto oppure no è come affrontare e saper rispondere alla superdomanda finale di un quiz. E i costi non sono poi così leggeri. Già in Italia quando si parla di pensioni si apre un capitolo da “avventure nella giungla” che non sai mai se ti porterà ad uscire indenne dall’intricata selva di norme e calcoli, se poi si aggiungono altre variabili più che dare una possibilità di scelta tutto queste opzioni sembrano diventare un invito a lasciar perdere. E sempre che ci si arrivi ad acquisire il diritto di andarsene in pensione. ivano.costa@ilgiorno.net