Viaggio infinito per trovare una discarica

Il caso della sonda abbandonata su Marte: ncora non siamo riusciti a mettere piede sul pianeta rosso, ma già l’abbiamo contaminato con nostri rifiuti.

Milano, 16 febbraio 2019

DOMANDA

Lo scopo scientifico è stato sicuramente raggiunto visto che per quindici anni Opportunity ha registrato e inviato immagini dal suolo di marte, ma ora mi chiedo cosa sarà del “rottame” dichiarato definitivamente fuori uso dalla Nasa. In sostanza è come se avessimo abbandonato sul pianeta rosso qualcosa di simile a una Cinquecento (un pò più corta e leggera). Non credo che scatteranno inutili operazioni di recupero. È che, abbandona oggi, abbandona domani finirà che inquineremo Marte. 

Francesca, Como

RISPOSTA

Umani maleducati, ancora non siamo riusciti a mettere piede su Marte, ma già l’abbiamo contaminato con nostri rifiuti. Di cosa sarà di questi resti prima o poi dovremo fare i conti. L’ultimo abbandono è stato quello di Opportunity, dichiarato ufficialmente “morto” dalla Nasa dopo quindici anni di onorato servizio passati a registrare immagini e suolo del pianeta. Dati e immagini importanti per procedere poi a studi che hanno innescato a loro volte ulteriori fantasue e sfide sulla conquista di Marte. Resta il fatto che il veicolo è un gingillo da un metro e sessanta centimetri di lunghezza, oltre due di lunghezza e un peso che sfiora i due quintali. Ed è solo il quindicesimo “mezzo” o sonda rimasto sul suolo extraterrestre, il tutto per un ammontare di oltre dieci tonnellate di materiale di scarto. Se Musk non accelera i tempi dovrà calare il prezzo dei suoi viaggi su Marte a 500mila dollari (con ritorno gratuito) a partire dal 2024. Ma che uno spende tutti quei soldi per andare a vedere una discarica?