Milano, 6 giugno 2018 - Prima delle azioni ci sono le idee, prima delle realizzazioni ci sono i progetti e prima delle opere c’è lo studio. La grande passione per la ricerca scientifica è il motore che ha consentito a Fondazione Cariplo di raggiungere importanti traguardi negli ultimi 10 anni: 500 milioni di euro per oltre 2mila progetti, dalla biomedicina all’agroalimentare; più di 2.300 job opportunity attivate; 6.030 ricercatori inseriti dal 1991 a oggi. Storie, risultati, traguardi di chi ha scommesso su questa sfida in Lombardia sono stati presentati e raccontati ieri a Milano al Piccolo Teatro Studio Melato.
Molti gli ambiti coinvolti: materiali avanzati, ricerca sulle biotecnologie industriali e sulla bioeconomia, ricerca per il dissesto idrogeologico, ricerca biomedica, agroalimentare, ricerca sociale, supporto alla formazione del capitale umano. Fondazione Cariplo si è distinta per aver introdotto, spesso per la prima volta in Italia, best practice di matrice comunitaria, qualificandosi con un ruolo da protagonista nel dibattito internazionale e veicolando nel sistema italiano della ricerca una visione all’avanguardia. Alcuni esempi? Policy sui brevetti del 2007, pubblicazione della Policy Open Access nel 2012, il progetto AGER - promosso da Fondazione Cariplo in cordata con altre 16 fondazioni partner per sostenere l’agroalimentare con 34 milioni di euro-, il richiamo esplicito al principio della Ricerca e Innovazione Responsabile (RRI) a partire dal 2015, con iniziative di coinvolgimento e training dei ricercatori candidati ai bandi e la partecipazione al progetto RRI Tools, finanziato dalla Commissione Europea, a cui hanno aderito tra 2014 e 2016 ben 26 organizzazioni da 19 Paesi. Fondazione Cariplo è promotrice dell’internazionalizzazione delle università e ha attratto in Lombardia oltre 60 ricercatori stranieri con un programma dedicato.
«Abbiamo fatto insieme tanti passi avanti nella soluzione a problemi anche quotidiani, dalla ricerca biomedica a quella sociale, dal trasferimento tecnologico alla ricerca agroalimentare – dichiara soddisfatto Giuseppe Guzzetti, presidente Fondazione Cariplo – Chiedo a tutti i ricercatori in cui abbiamo creduto di farsi ambasciatori nel mondo della qualità e della professionalità del loro lavoro e del nome di Fondazione Cariplo che ha creduto in loro e continuerà a farlo»