Quei ferrovieri che meritano solidarietà

Milano

LETTERA

Caro Direttore, i lavoratori delle ferrovie hanno proclamato l’ennesimo sciopero, con inevitabili disagi per i pendolari lombardi. Sono arrivata a casa, dopo una giornata di lavoro, con un pesante ritardo. Si va avanti di sciopero in sciopero, e nessuno risolve i problemi del trasporto pubblico. Gabriella, da ilgiorno.it

LA RISPOSTA

La protesta, ieri, è scattata dopo l’ennesima, grave aggressione ai danni di un macchinista in servizio a Trenord. Il ferroviere, che è intervenuto per fermare i No Tav, non ha avuto bisogno di cure: ma le ferite sono di tipo morale, visto che all’uomo hanno spruzzato vernice spray nera in pieno volto. Gli scioperi, nel trasporto pubblico, creano disagi. Ma è anche vero che i lavoratori del settore devono poter far sentire la propria voce quando è importante farlo. Per esempio per chiedere maggiore sicurezza sul lavoro. Come il «Giorno» ha più volte raccontato nelle cronache, le aggressioni e gli episodi di vandalismo a danno dei treni e del personale viaggiante sono frequenti. E a volte anche molto gravi. Solo pochi giorni fa un capotreno in servizio sulla linea Milano-Piacenza è stato inseguito da un passeggero armato di un’accetta. E se l’è cavata solo perché capace di correre più veloce del suo aggressore. Nella memnoria di tutti sono ancora impresse le immagini del ferroviere ferito a colpi di machete a Villapizzone, alla periferia di Milano. Aveva solo chiesto di poter controllare il biglietto ad alcuni giovani.

mail:sandro.neri@ilgiorno.net