Privacy, l’Europa ci protegge un po’ di più

Possiamo stare un po’ più tranquilli di quanto non lo fossimo fino ad ora. Entra infatti in vigore oggi il Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali

Milano, 25 maggio 2018 - 

LETTERA

Caro direttore, in questi giorni la mia casella di posta elettronica è inondata da messaggi delle società che offrono i servizi a cui sono abbonato. Tutte, ma proprio tutte, stanno modificando i termini contrattuali per adeguarli a un nuovo regolamento sulla privacy. In alcuni casi senza accettare le nuove regole si corre perfino il rischio di perdere il servizio che si sta utilizzando. Che cosa sta succedendo? Possiamo stare tranquilli o dobbiamo preoccuparci di qualche cosa? Martino G., Milano

RISPOSTA

Possiamo stare un po’ più tranquilli di quanto non lo fossimo fino ad ora. Entra infatti in vigore oggi il Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali. E i colossi Internet, pur di non perdere un bacino di utenti sterminato, si sono adeguati. È, questo, uno dei dettagli grazie ai quali l’Europa dimostra di tenere ai suoi cittadini. In particolare, e senza entrare ulteriormente nei dettagli tecnici, il regolamento stabilisce che l’autorizzazione al trattamento dei dati personali deve essere esplicito, libero, specifico e informato. I termini e le condizioni d’uso di un servizio devono essere messi in chiara evidenza. In particolare, poi, è diritto dell’utente verificare in forma chiara quali dei suoi dati siano conservati e utilizzati dalla società che li ha chiesti. Forse ancora altro andrà fatto su questo fronte così delicato e importante. A me pare, comunque, già questo un passo in avanti. sandro.neri@ilgiorno.net