L'importanza del Premiolino in epoca di fake news

In un'epoca di dilaganti fake news, di frequenti attacchi alla libertà di stampa e di progressiva svalutazione del lavoro dei giornalisti, è importante richiamare a tutti i livelli il valore dell’informazione di qualità

Milano, 20 giugno 2018 - In un'epoca di dilaganti fake news, di frequenti attacchi alla libertà di stampa e di progressiva svalutazione del lavoro dei giornalisti, è importante richiamare a tutti i livelli il valore dell’informazione di qualità. Solo contenuti prodotti professionalmente, con un vaglio critico delle fonti e un’attenzione ai diritti dei protagonisti dei fatti narrati, possono assicurare il diritto a una corretta informazione per tutti i cittadini. E premi giornalistici con una tradizione consolidata possono servire anche a rilanciare la sfida in difesa della professionalità degli operatori, messa in discussione dalle continue ingerenze di altri poteri nel settore dell’editoria e dalla precarietà del lavoro giornalistico. Stasera, a Palazzo Marino, sarà assegnato Il Premiolino - il più antico premio giornalistico italiano - a sette giornalisti della carta stampata, della radio, della televisione e dei new media, che si sono distinti per l’impegno professionale e per aver contribuito alla difesa dell’indipendenza delle opinioni e della libertà di stampa. Tra i vari riconoscimenti conferiti c’è anche il Premio Fondazione Birra Moretti, per la diffusione della cultura alimentare, destinato a un giornalista specializzato sui temi connessi alla cultura alimentare made in Italy.

I vincitori della 58esima edizione sono: Paolo Borrometi, direttore de laspia.it, collaboratore di Agi e presidente di Articolo 21, per il suo impegno nel denunciare la mafia nella Sicilia orientale e per la sua inchiesta sul mercato delle cittadinanze in vari Paesi, tra cui l’Isola di Malta; Riccardo Venturi, fotoreporter di fama, e Lorenzo Colantoni, giornalista, per il progetto Italiani d’Europa, sostenuto dal Ministero degli Esteri e realizzato in collaborazione con National Geographic; Lorenzo Cremonesi, inviato speciale del Corriere della Sera per i reportage e le inchieste come corrispondente in Medio Oriente; Tonia Mastrobuoni, corrispondente de la Repubblica da Berlino, per il suo acuto lavoro di inchiesta sulla Germania, Paese chiave nell’Europa tra crisi e crescita; Filippo Roma (autore e inviato) e Marco Occhipinti (giornalista e autore) del programma tv Le Iene, per l’inchiesta sulla mancata restituzione dei rimborsi da parte dei parlamentari M5S; Raphaël Zanotti, giornalista de La Stampa, specializzato in Data Journalism, segnalato, tra l’altro, per la piattaforma interattiva lanciata alle ultime elezioni politiche del marzo 2018, in grado di confrontare i dati per sezione elettorale.