Pagamenti social

Per rimanere competitive le banche hanno bisogno di essere aggiornate sul fronte delle innovazioni tecnologiche, in uno scenario in rapido mutamento e sul quale si affacciano continuamente fintech, istituti di pagamento e nuovi player

Milano, 4 dicembre 2018 - Per rimanere competitive le banche hanno bisogno di essere aggiornate sul fronte delle innovazioni tecnologiche, in uno scenario in rapido mutamento e sul quale si affacciano continuamente fintech, istituti di pagamento e nuovi player. È in evoluzione anche il quadro normativo, che sta cambiando le regole del mercato con l’introduzione della PSD2 (Payment Service Directive 2), la direttiva europea sui pagamenti digitali emanata all’inizio del 2018. Con la PSD2 le banche europee sono tenute ad aprire le proprie API (Application Program Interface) a società del fintech (tecnologia applicata alla finanza) e ad altre aziende che si occupano di prodotti e servizi finanziari. Ciò aumenterà la competizione in aree di tradizionale dominio delle banche. L’ultimo arrivato nel settore, secondo voci che si rincorrono, è Facebook, che a ottobre 2017  aveva acquistato in Irlanda una licenza per offrire prestiti personali e aveva iniziato a sperimentare in Inghilterra e negli Stati Uniti la possibilità di vendere e ricevere pagamenti direttamente all’interno della sua app.

Dopo avere testato i pagamenti su WhatsApp in India, questo strumento che fornisce alle persone un modo molto semplice per inviare denaro sembra pronto per sbarcare in Italia. Angelo Grampa, a.d. dell’istituto di pagamento PayTipper, ha così commentato: «La PSD2 costituisce un elemento di grande cambiamento nello scenario competitivo dei servizi bancari. L’accesso via API ai conti correnti favorirà innanzitutto gli over-the- top, cioè Apple, Google, Facebook, ecc., che avranno modo di offrire servizi di pagamento collegati direttamente ai conti degli utenti. Tali innovazioni permetteranno anche a banche e start-up di creare soluzioni innovative per utilizzare i propri conti, in competizione con i consueti sistemi di pagamento elettronico, quali carte di credito e di debito. Il consumatore avrà a disposizione un ventaglio più ampio di strumenti di pagamento, il che indebolirà la posizione delle banche nei confronti dei propri clienti. Più potere al consumatore, un’evoluzione positiva, sebbene una parola di cautela vada spesa sulla prudente consapevolezza che il consumatore dovrà avere nel fornire a terzi accesso ai propri conti: il sistema prevede le necessarie tutele, agli utenti la responsabilità di usarle in modo corretto»