Olimpiadi già vinte per capacità di fare squadra

In poco tempo si è creato un motore perfetto, un assemblaggio innovativo di tanti “pezzi” con un’unità d’intenti che non è poi così facile riscontrare in Italia

DOMANDA:

QUANDO il sindaco di Milano si è “impuntato” aveva ragione. Alla fine questa candidatura di MilanoCortina alle Olimpiadi del 2026 sarà anche un’inutile cavalcata di fantasia, ma ha smosso veramente la gente. Rapidità nel prendere decisioni, poche idee ma ben chiare e “personalismi” da politici azzerati hanno portato a un progetto che mi sembra non sia per nulla dispiacendo alla commissione del Cio. Complimenti per la lezione. Stefano, Milano

RISPOSTA:

COMUNQUE vada a finire, l’avventura della candidatura di Milano-Cortina alle Olimpiadi invernali 2026 ha già ottenuto un grande successo. In poco tempo si è creato un motore perfetto, un assemblaggio innovativo di tanti “pezzi” con un’unità d’intenti che non è poi così facile riscontrare in Italia. La marcia in più? È stata messa passione, non si è ridotta la questione a un fatto di scelta politica o tecnica e alla fine, se i Giochi verranno veramente organizzati, resterà sicuramente qualcosa in eredità alla comunità, non solo in termini di impianti e strutture. Il Cio deciderà, ma qualora la scelta ricadesse su Stoccolma andrà bene lo stesso perché non scalfirà la lezione di capacità organizzativa e coesione in questo periodo di forti divisioni, una lezione che chi governa dovrebbe mandare a memoria e seguire anche per altri temi nazionali. ivano.costa@ilgiorno.net