Neppure le divise incutono più rispetto

Credo che il compito di educare i giovani a un comportamento non dico civile, ma almeno accettabile, spetti ai genitori

DOMANDA:

CARO DIRETTORE, sconcerta e non poco il video che avete diffuso ieri. Racconta di un paio di studenti che, tra compagni che ridono, salgono bellamente sull’auto di due agenti della polizia locale e la danneggiano al termine di una festa scolastica di fine anno. Succede anche questo nella civilissima Milano. Io mi chiedo: è mai possibile che non ci sia più nessun timido segnale di rispetto? Possibile che, come sempre, nessuno paghi? Martina G., da ilgiorno.it

RISPOSTA:

CERCO DI RASSICURARLA, anche se non è facile: sia il comandante della polizia municipale che il questore di Milano sostengono che gli autori di questa assurda aggressione saranno identificati e denunciati. A me, francamente, pare il minimo, ma tant’è. Capiremo presto, dunque, chi sono gli scellerati studenti che hanno deciso di divertirsi andando a ballare sull’auto di due vigili chiamati in servizio (anche) per vigilare sulla loro sicurezza. La giustizia, come si dice in questi casi, farà il suo corso. Io, però, a mia volta chiedo: dove sono i genitori di questi ragazzi? Possibile che non si siano accorti di nulla, né prima né dopo l’aggressione? Credo infatti che il compito di educare i giovani a un comportamento non dico civile, ma almeno accettabile, spetti proprio ai genitori. Gli stessi che, troppo spesso, difendono a priori i loro ragazzi, qualsiasi cosa abbiano commesso. sandro.neri@ilgiorno.net