Calcio fermo per Astori: giusta scelta

La Lega Calcio aveva pensato di ricordare Davide Astori con un minuto di silenzio. Ma i calciatori di molte squadre hanno scelto diversamente. Chiedendo, appunto, l’immediata sospensione del campionato

Milano, 6 marzo 2018 -

DOMANDA:

Caro direttore, ho trovato inopportuna la decisione di sospendere le partite di calcio per l’improvvisa morte di Astori, capitano della Fiorentina. Il povero Astori poteva essere commemorato sospendendo per un minuto le partite e tutti i calciatori con il lutto al braccio. Chi ha preso questa decisione non ha pensato alle decine di migliaia di tifosi che, provenienti anche da molto lontano, hanno sostenuto costi e disagi notevoli senza possibilità di cambiare programma. Francesco Robiglio

RISPOSTA:

Domenica, appresa la notizia, l’hanno deciso gli stessi calciatori di non giocare. La Lega Calcio aveva pensato di ricordare Davide Astori con un minuto di silenzio, prima dell’inizio delle partite, in tutti gli stadi. Ma i calciatori di molte squadre hanno scelto diversamente. Chiedendo, appunto, l’immediata sospensione del campionato. Per senso di rispetto e anche di amicizia nei confronti del capitano della Fiorentina improvvisamente mancato. Non era la prima volta. I calciatori, sempre attenti a lanciare, dal loro palcoscenico privilegiato, segnali di forte impegno quando utile e necessario, avevano già chiesto la sospensione delle partite a fronte di gravi episodi di violenza. Stavolta la causa non era meno importante. Domenica mattina il capitano del Milan, Bonucci, ha chiamato quello dell’Inter, Ranocchia: i due si sono subito trovati d’accordo sul da farsi. Quanto ai tifosi, c’è la possibilità di chiedere il rimborso dei biglietti. Molti perderanno i costi del viaggio sostenuto, ma di fronte alla morte e al buonsenso dei giocatori, tutto passa in secondo piano. sandro.neri@ilgiorno.net