Milano, 20 maggio 2019 -
DOMANDA:
Il secondo posto di Mahmood all’Eurofestival, da “vecchietto” lo definisco ancora come un tempo, sorprende solo perché è stato mancato il primo posto. Questo giovane ha dimostrato con la serietà e con le vendite quanto sia stata azzeccata l’ispirazione che l’ha portato a scrivere la sua “Soldi”. Gli auguro che questa vena lo accompagni per tutta la sua carriera, è segno del nuovo che avanza. E ringraziamo anche Baglioni che ha fatto scoprire Mahmood anche a noi “vecchietti”. Sandro, Milano
RISPOSTA:
Ma guarda quanto si cambia in tre mesi. La finale del Festival di Sanremo aveva riservato un tormentone, stonato, di polemiche sul ruolo dei giurati e sulle loro scelte. La solita litania di contestazioni quasi a voler offuscare la vittoria di Mahmood, lo stesso cantante che all’Eurovision Contest è arrivato secondo, risultato che all’Italia mancava da anni, ma soprattutto ha vinto (altro abbaglio o segno dei tempi?) il premio per il miglior testo. Da sabato sera, applausi da tutti e sentimento di orgoglio italico quasi di rammarico per quella manciata di voti mancata all’appello. Allora, col senno di poi, la scelta di Claudio Baglioni di aprire il festival alle nuove tendenze musicali e la vittoria finale del giovane milanese non erano poi così fuori luogo tre mesi fa... Buona fortuna al cantautore, oltre che i complimenti. ivano.costa@ilgiorno.it