Più longevi, con incerta assistenza

In un Paese che diventa sempre più “vecchio” perché si vive più a lungo, prima o poi si dovrà decidere anche di cambiare e calibrare l’assistenza ospedaliera

Milano, 7 gennaio 2020 - 

LETTERA

Va bene inseguire il sogno di essere sempre in forma e di favorire l’eterna giovinezza con le “pilloline”, ma quando un anziano sta male, e siamo un Paese sempre più vecchio, perché è quasi impossibile trovare un posto in Geriatria? E lo dico per esperienza diretta... Giovanni N., Como

RISPOSTA

Finito il tempo dei buoni propositi, da oggi si inizia a fare sul serio. La Befana se n’è andata regalando gli ultimi spiccioli di sogni con la lotteria nazionale e ora si torna alla normalità. Impegni e scadenze già abbondano per mantenersi al passo con una società che è cambiata e sta cambiando, tra questi un tema che spesso passa inosservato nelle valutazioni delle statistiche che ormai accompagnano ogni atto della nostra vita. In un Paese che diventa sempre più “vecchio” perché si vive più a lungo, prima o poi si dovrà decidere anche di cambiare e calibrare l’assistenza ospedaliera. A fronte di un continuo aumento delle fila di over 65 in Italia sono solo 2.500 gli specialisti e solo 3.560 i posti letto in geriatria. Pochi. Detto che nessuno vuole sottrarsi al sogno di restare comunque sempre “scattanti”, pieni di risorse e lucidi, pensare anche a chi invece va incontro ad acciacchi e problemi fisici resta un obbligo per un Paese che vuole essere “al passo coi tempi”.

mail: ivano.costa@ilgiorno.net