La primavera dei buoni propositi

Fa strano che in un periodo così cupo la Terra prosegua nel suo ciclo, ma ci fa capire quanto siamo relativi con la nostra presenza oggi ripiegata sul dolore e sulla paura.

LETTERA:

Cerchiamo almeno di rallegrarci con l’arrivo della primavera. Non voglio essere a tutti i costi positivo, ma riuscire almeno per un attimo a distogliere l’attenzione da conta dei malati e curve dei decessi sarebbe già un risultato. Almeno le fioriture hanno un che di consolatorio. Fabrizio L., Varese

RISPOSTA:

A dir la verità è arrivata in anticipo, come qualche anno a questa parte. Ma in questo periodo almeno una cosa non mettiamola in dubbio: è il primo giorno di primavera. Ufficiale, anche se dal punto di vista meteo si potrebbe dire che la nuova stagione è iniziata con marzo. Fa strano che in un periodo così cupo la Terra prosegua nel suo ciclo, ma ci fa capire quanto siamo relativi con la nostra presenza oggi ripiegata sul dolore e sulla paura. In questa stagione che spinge a “sbocciare” chissà quanti hanno già fatto riflessioni e si sono dati propositi di cambiamento appena finirà questo flagello. Tra tanto utilizzo di tecnologia e social, sarebbe interessante scrivere su carta - come un tempo - questi pensieri. Fissarli per poi andarli a riprendere quando inizierà, perché inizierà, una nuova stagione. Potrebbe essere questo il significato di questa scadenza fissata per istituzione al 21 marzo, la vera forza di questa strana primavera. ivano.costa@ilgiorno.net