Un assedio lungo un anno

Il Covid? Un “nemico” che è riuscito a cambiare e sorprenderci, camaleontico quanto più contagioso

LETTERA:

Non metto in dubbio che i vaccini siano efficaci anche contro le varianti di Covid, ma è chiaro che avendo superato i 3 milioni di vaccinati su 60 milioni di abitanti siamo in una fase ancora di massima debolezza e vulnerabilità. Non è che il virus si ferma con una prenotazione... Gianni P., Milano

RISPOSTA:

Suona quasi come una beffa, siamo ormai prossimi alla ricorrenza di un anno dalla scoperta del primo paziente Covid e ci ritroviamo ad affrontare un “nemico” che è riuscito a cambiare e sorprenderci, camaleontico quanto più contagioso. Se in meno di un anno si è riusciti ad approntare un vaccino, il virus è riuscito ad essere ancora più veloce a muovere nella partita a scacchi dell’assedio: una raffica di varianti. E l’ultima balzata alle cronache sembra essere di quelle toste. Più contagiosa e per questo anche più letale potendo “allargarsi” più velocemente. Una questione di rapporto, che deve far accelerare le operazioni di tutela delle fasce più a rischio, quantomeno per dare loro una possibilità di difesa in più. Come dire, è passato un anno, ma mentre noi ci siamo infiacchiti nell’opporci all’epidemia discutendo, litigando e cercando misure più o meno sopportabili per salvare i conti, l’invasore si è irrobustito e chissà, potrebbe trovare anche altre forme più subdole. L’assedio durerà ancora a lungo. ivano.costa@ilgiorno.net