L'estate richiede prudenza

Una serie di tragedie in laghi e fiumi ha fatto scattare l'allarme

Milano, 6 luglio 2019

DOMANDA

Vero che abbiamo fatto i conti con un’ondata di caldo eccezionale, ma mi sembra che l’estate sinora sia stata caratterizzata da una lunga scia di incidenti e di morti. Non c’è giorno che non siano arrivate notizie di annegamenti e cadute fatali in montagna. Da frequentatore di sentieri devo dire che incontro spesso escursionisti con abbigliamento discutibile in luoghi che richiederebbero quantomeno gli scarponi ai piedi. Forse abbiamo perso la capacità di calcolare il rischio. Corrado C., Como 

RISPOSTA

Non per guastare la festa, ma l’ultimo scorcio di giugno ha portato con il caldo una serie di tragedie tra fiumi, laghi e monti che è meglio sottolineare, per far comprendere che nel periodo delle vacanze la prudenza non può andare in vacanza. Una decina di annegati, ma soprattutto una raffica di richieste di soccorso dalle aree alpine: le centrali del 118 di Bergamo e Como tra il 28 e il 30 giugno hanno gestito qualcosa come 4.669 chiamate. Una mole di lavoro che è più che eccezionale e che non può essere spiegata solo con la straordinaria ondata di caldo. Per il bene di tutti, l’auspicio è che questo fine settimana non si concluda con un bis. Superata l’emergenza, la centrale operativa del soccorso ha ricordato che il primo accorgimento da adottare è quello della prudenza. Meglio tenerne conto per far sì che sia un fine settimana di vero relax.