C’è chi la sogna. E chi l’isola se la compra

Non si riesce a capire per quale motivo lo Stato non provi a far cassa per quanto compete le sue proprietà con recupero e riutilizzo

Milano, 13 aprile 2019 -

DOMANDA:

Quando mi voglio consolare faccio un giro sulle vetrine online delle agenzie immobiliari di quelle extralusso, così giusto per vedere splendide case in luoghi ameni che mai mi potrò permettere, ma almeno fantastico. Sono rimasto stupito che in Italia si vendano anche gli isolotti, quello di Cerboli che è nel Parco dell’arcipelago toscano “vien via” a 4 milioni di euro per quattro ettari di terreno. Se si potesse avere in multiproprietà, quasi quasi uno ci fa un pensierino. Nicodemo, Milano

RISPOSTA:

Chi almeno una volta nella vita non si è mai trovato a pensare quanto sarebbe bello vivere in un isolotto, magari in perfetta solitudine, a guardia di un faro magari. Credo parecchi. Beh, ora c’è un’opportunità perché pare che in Italia sulle verine virtuali delle agenzie immobiliari al top campeggia più di un’isola della costa italiana messa in vendita da privati o dallo Stato stesso. Vendita che chiaramente è speculativa, quindi a fronte di un investimento costoso è chiaro che chi acquista non pensa certo di creare un parco o di rendere il piccolo lembo di terra affiorante dalle acque un angolo a disposizione di tutti. Dall’Isola delle Femmine e quella di Capo Passero ad alcuni isolotti della laguna veneta, mentre è già stato venduto l’isolotto di Santo Stefano che ospitò le prigioni di Sandro Pertini, sono una miriade gli affari proposti. Quanto basta per sollevare il caso in Parlamento perché detto che ciò che è privato tale resta, non si riesce a capire per quale motivo lo Stato non provi a far cassa per quanto compete le sue proprietà con recupero e riutilizzo. ivano.costa@ilgiorno.net