Internet più sicuro

Il tema di privacy e sicurezza dei dati è di estrema attualità

Milano, 22 marzo 2018 - La sicurezza informatica è un elemento sempre più importante per le aziende e gli individui. Se ne è parlato anche nella Milano Digital Week, l’iniziativa promossa lo scorso week-end dal Comune di Milano, Assessorato a Trasformazione digitale e Servizi civici.

Il mercato della Cyber security è in forte espansione e la Lombardia spicca per numero di aziende attive: è seconda solo al Lazio. Sono i dati, aggiornati al 30 settembre 2017, che emergono dalle elaborazioni di Unioncamere-InfoCamere, secondo cui le imprese del settore in Lombardia sono 121, in crescita del 47,6% rispetto alle 82 presenti a fine 2011. In Lazio sono 166, in aumento del 40,7% sulle 118 del 2011. Il totale nazionale è di 691 società contro le 505 del 2011 (+36,8%). Nel periodo di riferimento si è registrata una crescita, oltre che del numero di imprese, anche delle nuove posizioni lavorative: il numero di addetti è salito del 60% passando da 3.504 unità a fine 2011 a 5.609 al 30 giugno 2017, per una media di 16 lavoratori per ditta.

Il tema di privacy e sicurezza dei dati è di estrema attualità, tenendo conto che il 25 maggio diventerà obbligatorio l’adeguamento ai nuovi requisiti del Regolamento Europeo in materia di Protezione dei Dati personali (Gdpr). Elemento fondamentale della strategia di Cyber security dell’Unione Europea è anche la Network and information security (Nis) Directive, recepita dal nostro Paese l’8 febbraio 2018 e in parte oscurata dal Gdpr. La Nis si concentra sulla protezione infrastrutture critiche nei settori centrali come banche, energia, infrastrutture del mercato finanziario, salute, trasporti, acqua e infrastrutture digitali. Da una ricerca di Ernst &Young è emerso un ritardo dell’Italia. Infatti, solo il 4% delle aziende è sicuro di aver considerato appieno tutte le implicazioni che la sicurezza delle informazioni può avere nell’attuale strategia adottata e che tutte le cyber minacce siano monitorate e comprese nella gestione del rischio. Inoltre, il 75% degli intervistati riconosce il livello di maturità del proprio sistema di identificazione delle violazioni tra «basso» e «moderato». Infine solo il 12% degli intervistati ritiene di avere molte possibilità di rilevare un cyber attacco sofisticato. Tutto ciò pone l’esigenza di promuovere percorsi di educazione civica digitale.