Intelligenza artificiale

Studio della Capgemini Research Institute. Persistono, dal punto di vista etico, le resistente nel settore sanitario. Più apertura nel campo dei consumi

Milano, 13 agosto 2019 - Internet delle cose, blockchain, intelligenza artificiale sono frontiere ancora in parte inesplorate da aziende e soggetti pubblici. L’elemento etico non è avulso dall’utilizzo di tali innovazioni, anzi diventa decisivo per attivare quel circuito virtuoso di fiducia, che implementa e favorisce le nuove applicazioni. Lo documenta una recente ricerca di Capgemini Research Institute dedicata alle prospettive dell’Intelligenza Artificiale (IA), dalla quale emerge il ruolo che la trasparenza può giocare nella fidelizzazione del pubblico. «Mentre le organizzazioni – si legge nello studio – fanno progressi nello sfruttare i benefici dell’IA, consumatori, dipendenti e cittadini guardano con attenzione alla tecnologia e sono pronti a favorire o penalizzare aziende che adottano determinati comportamenti».

Capgemini Research Institute ha coinvolto 1.580 dirigenti di grandi aziende in 10 Paesi e oltre 4.400 consumatori in sei Paesi. Gli intervistati hanno affermato che sarebbero più fedeli, disposti ad aumentare gli acquisti o a sostenere le aziende che dimostrano di fare un uso etico dell’Intelligenza Artificiale.

Il 62% dei consumatori intervistati ha dichiarato di riporre una maggiore fiducia in un’azienda le cui interazioni con i sistemi di IA vengono percepite come etiche, il 61% ha affermato di essere disposto a condividere esperienze positive con amici e familiari, il 59% che l’uso etico dell’IA incrementerebbe il proprio grado di fidelizzazione con un’azienda e il 55% che questo si tradurrebbe in un aumento dei prodotti acquistati e in un incremento dei feedback positivi sui social media. Al contrario, quando le interazioni tra i sistemi di IA e i consumatori generano problemi di natura etica, questi minacciano sia la reputazione che i profitti: il 41% degli intervistati ha dichiarato che si lamenterebbe qualora un’interazione con i sistemi di IA portasse a problemi etici, il 36% richiederebbe una spiegazione e il 34% smetterebbe di rivolgersi a tale azienda.

Tra i problemi etici generati negli ultimi anni, quelli nel settore sanitario per quanto riguarda la tutela della privacy dei pazienti oppure in ambito bancario e assicurativo per l’utilizzo di decisioni machine-led, senza aver prima avvisato il cliente. Di qui la necessità di una regolamentazione dell’utilizzo dell’IA da parte delle aziende.