Gioco online, killer dei legami

Il 5% delle rotture è causato (o concausato) dalla dipendenza dai giochi online

Milano, 18 ottobre 2018 - Il web può contribuire a spiegare le ragioni che portano alla fine delle unioni matrimoniali. A quanto pare, il 5% delle rotture è causato (o concausato) dalla dipendenza dai giochi online. Dall’inizio del 2018, Divorce Online – il più longevo sito inglese di consulenza legale per divorzi – ha ricevuto 200 richieste di separazioni, su un totale di 4.665, dove il tempo eccessivo trascorso coi videogame da parte di uno dei due coniugi figurava tra le ragioni dell’allontanamento. Fortnite, popolare gioco free to playdiEpic Games,èstato ilpiùcitato. Secondo i portavoce del sito non c’è da sorprendersi perché si tratta semplicemente diuna nuova dipendenzache va a sommarsi alle preesistenti. Ad alcol, droghe e gioco d’azzardo si aggiungono ora pornografia online, videogiochi online e social media. La questione riguarda in particolare i giochi online, quelli in cui ci si collega con altre persone per condividere la partita e l’esperienza di gioco. Un tipo di videogioco che è diventato ormai maggioritario e che tendenzialmente fa sentire il giocatore più coinvolto e meno incline ad abbandonare.

Lo scorso giugno, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha annunciato di aver inserito il “gaming disorder”, ovvero la dipendenza da videogame e giochi digitali, nella nuova classificazione internazionale delle malattie (Icd-11), quella che può essere definita “l’enciclopedia” mondiale delle patologie nella sezione sui disturbi da dipendenza, capitolo salute mentale (Disturbi mentali, comportamentali e dello svilupponeurologico) e cheverrà ufficialmentepresentatanel maggio2019 all’Assembleamondialedellasanità, per entrare in vigore dal gennaio 2022. Il disturbo di gioco si riferisce a “un modello di comportamento di gioco persistente o ricorrente (gioco digitale o videogame), che può essere online su Internet, o offline”. È un disturbo che si manifesta con 3 particolari condizioni: “la perdita di controllo sul gioco (inizio, frequenza, intensità, durata, risoluzione, contesto); la crescente priorità che viene dataa questa attività e che porta a una situazione in cui il gioco ha la precedenza su altri interessi della vita e delle attività quotidiane; e la continuazione o escalation della condotta di gioco nonostante il verificarsi di conseguenze negative”.