Fosse solo questione di tempo

Nella corsa ai vaccini ci si è dimenticati della preparazione: raggiungere la media europea dei laureati è l'impresa

Non metto in discussione l’importanza di avere e somministrare i vaccini, temo però che sarà ben più difficile riportare l’Italia al passo con gli altri Paesi europei. Ci siamo così concentrati sui consumi che abbiamo scordato di investire sui cittadini e la loro preparazione. Roberto C., Lodi

RISPOSTA

In questa Italia stanca e bifronte, dove la spossatezza per l’assedio della pandemia sta emergendo in modo sempre più evidente e nervoso, non si corre solo il rischio di una ripresa che richiederà lunghi e delicati passaggi per rendere meno dolorosi i cambiamenti. Non è questione di vaccini o mezzi tecnici. Paradossalmente non è neanche questione di tempi da rispettare per quanto riguarda gli adempimenti burocratici mirati a ottenere i fondi. È piuttosto la difficoltà nel mettere mano a un sistema che negli ultimi decenni ha impoverito dal punto di vista della conoscenza e della preparazione gli italiani. Già il rientrare nella media europea degli abbandoni scolastici sarebbe un risultato, ben più difficile raggiungere la media dei laureati degli altri paesi Ue e dei diplomati. Quando si parla di scuole tecniche che possono dare una risposta efficace anche al trovare un lavoro non va dimenticato che nella fascia tra i 25 e i 64 anni solo il 62% ha un diploma contro una media europea che sfiora l’80%. A quale e di quale Paese si parla quando si fantastica di Industria 4.0 e altre meraviglie tecnologiche se saranno in pochissimi, in tempi brevi, a poterle governare?