Genio e bravura da riportare a giusta misura

Il successo non era così scontato, la grande popolarità del grande affresco della Ferrante poteva rivelarsi un boomerang per la “traduzione” in fiction

Milano, 30 novembre 2018 -

DOMANDA:

Tutti a tessere le lodi de “L’amica geniale”, ma che la fiction fosse destinata a fare un “boom” di ascolti era prevedibile, è la trasposizione di un romanzo tradotto e venduto quasi in tutto il mondo... vediamo come andrà con le prossime puntate, a curiosità superata. Il fatto che non mi associ al coro degli entusiastici commenti non vuol dire che sia delusa. Ho visto la puntata, mi è piaciuta. Tutto perfetto. Dico solo: giusti gli applausi, ma non esageriamo con gli entusiasmi come siamo soliti fare. Sandra, Sondrio

RISPOSTA:

Il successo non era così scontato, la grande popolarità del grande affresco della Ferrante poteva rivelarsi un boomerang per la “traduzione” in fiction. Gli applausi alla prima puntata della saga si sono invece levati alti. E anche da chi di professione fa il critico sono arrivati apprezzamenti. Segnale importante perché dimostra che una cosa si sta imparando a far bene in Italia, le fiction. E finalmente al pubblico televisivo viene data la possibilità di assistere a spettacoli assimilabili alla settima arte. C’è tanto cinema in questa e altre produzioni che arrivano sugli schermi. Un salto di qualità che fa ben sperare, non solo perché potrebbe portare business ma perché finalmente erode spazio a tante trasmissioni ormai diventate insopportabili oltre che tristanzuole. ivano.costa@ilgiorno.net