Decolla l'e-fattura

Come tutte le novità più radicali, anche la fattura elettronica ha suscitato reazioni positive ma anche forti critiche

Milano, 9 luglio 2019 - Come tutte le novità più radicali, anche la fattura elettronica ha suscitato reazioni positive ma anche forti critiche. Nel complesso, però, i dati documentano un suo decollo ormai consolidato. In sei mesi, tra gennaio e giugno 2019, la fatturazione elettronica ha superato il miliardo di dati trasmessi al Fisco da parte di 3,3 milioni di operatori in tutta Italia. È quanto emerge da una nota dell’Agenzia delle Entrate a 6 mesi dall’avvio del nuovo sistema di fatturazione elettronica. Dai dati aggiornati al 2 luglio 2019, risulta che è stato gestito elettronicamente un volume di transazioni con un valore di 1.689 miliardi di euro, tra imponibile e imposta.

A guidare la classifica delle grandi città è Milano, con oltre 257 milioni di e-fatture trasmesse al 2 luglio da quasi 215mila operatori. Segue Roma, che fa registrare quasi 196 milioni di file inviati da circa 221mila cedenti. Buoni dati sono stati registrati anche a Torino, con 36 milioni di file inviati, Bologna (circa 24 milioni), Napoli (20 milioni) e Verona (oltre 16 milioni di e-fatture). I soggetti più attivi nell’invio delle e-fatture sono gli operatori del commercio all’ingrosso e al dettaglio e della riparazione di autoveicoli e motocicli con 265.596.119 invii da parte di 714.580 soggetti registrati. Seguono il settore della fornitura di energia elettrica e gas, con 183.294.866 invii, i servizi di informazione e comunicazione con oltre 161 milioni di e-fatture trasmesse in sei mesi e le attività manifatturiere, che fanno registrare circa 99 milioni di e-fatture.

Per quanto riguarda gli operatori coinvolti, tra i più attivi, dopo concessionarie e autofficine, troviamo liberi professionisti (484.207) e costruttori (386.739). Nei giorni scorsi, Sogei e Agenzia delle Entrate hanno annunciato che a breve saranno rilasciati per la App sia la procedura per la numerazione automatica della fattura sia il blocco fattura con numero del documento duplicato. Si è chiuso il primo luglio il periodo di sospensione per le sanzioni relative ai ritardi nell’adozione del nuovo sistema di fatturazione ed è pienamente operativo l’obbligo di invio della fattura digitale per oltre 3,2 milioni di contribuenti italiani, al fine di non incorrere nelle sanzioni previste dalla legge, che si aggirano tra il 90% e il 180% dell’Iva sull’imponibile