Pioltello: atto d’accusa dimenticato

Sommati ritardi e soppressioni in un anno i viaggiatori della linea Milano-Mortara hanno speso 25 giorni del 2018

Milano, 17 gennaio 2019 -

DOMANDA:

Fra pochi giorni ricorrerà un anno dal disastro di Pioltello, con il treno deragliato e i morti. Un incidente che non si può dimenticare anzi, al di là di come si concluderà la vicenda processuale, ci ricorda come il servizio ferroviario in Lombardia faccia i conti con una inadeguatezza ormai evidente. L’altra sera ad Abbiategrasso i viaggiatori sono scesi sui binari dopo che un treno è rimasto fermo per una quarantina di minuti per il malfunzionamento di un passaggio a livello. Non c’è giorno che non si registrino disagi. Giovanni, da ilgiorno.it

RISPOSTA:

S0tare, in un anno, per venticinque giorni fermi sulla banchina ad aspettare il treno o trascorrere un tempo quasi analogo seduti, immobili, a simulare i minuti e le ore trascorse in coda su una delle principali vie d’accesso a Milano? La vita del pendolare che usi il treno o l’auto ha di queste equazioni. In ordine di tempo l’ultima è stata posta dai pendolari della Milano-Mortara, una delle linee ferroviarie sempre in prima fila per la maglia nera. Sommati ritardi e soppressioni in un anno i viaggiatori di questa linea hanno speso 25 giorni del 2018 aspettando e ritardando il loro arrivo al lavoro o a casa. Cancellare questi record non sarà facile, ma è altrettanto vero che non ci si può rassegnare a una situazione del genere. Il nuovo corso varato con l’orario invernale ogni giorno riserva almeno una segnalazione di disagio. Queste lamentele non possono essere liquidate come manifestazioni di insofferenza, sono il richiamo a interventi strutturali che ancora non si vedono. ivano.costa@ilgiorno.net