È il momento di riconoscere diritti ai nostri animali

Gli obiettivi della manifestazione promossa da Michela Vittoria Brambilla erano due

Milano,l 30 settembre 2019 - 

LETTERA 

Caro direttore, passeggiando per il centro di Milano mi sono trovato davanti a un corteo di animalisti che, con i loro cani al seguito e un megafono sempre acceso, chiedevano a tutti di sostenere i diritti degli animali. Per carità, io non sono contrario. Però mi chiedo: non le pare che stiamo esagerando? Gli animali vanno sicuramente rispettati, ma di qui a farli entrare nel nostro stato di famiglia ne passa. O no? Mirko A., da ilgiorno.it​

RISPOSTA

Gli obiettivi della manifestazione promossa da Michela Vittoria Brambilla erano due. Il primo: fare in modo che il Parlamento riconosca gli animali come esseri senzienti ovvero come esseri dotati di una coscienza, in grado di provare la gioia, il dolore, la paura. Come tutti gli esseri che hanno coscienza di sé, sono dunque portatori di diritti. Primo fra tutti, il diritto a una esistenza dignitosa, e non di sfruttamento. Secondo obiettivo, sensibilizzare sulla possibilità di inserire un animale di affezione nel proprio stato di famiglia. E, dunque, di estendere ulteriormente i diritti dei nostri amici di altre specie, che così potrebbero avere ancora più tutele. Francamente a me non pare una esagerazione. Perché chiunque abbia vissuto qualche ora in compagnia degli animali sa perfettamente quanto affetto sanno regalare e con quanta dedizione ti accompagnano. Il minimo, da parte nostra, è contraccambiare. sandro.neri@ilgiorno.net