Cashless? Tira aria di NoCash

Finchè regge la cassa integrazione qualche pezza viene applicata, ma dove sarà il lavoro dopo la pandemia?

LETTERA:

Hai voglia di pubblicizzare le nuove forme di pagamento se di lavoro non si parla... Di confusione ce n’è già abbastanza, ma se non si inizia a intervenire in maniera decisa sul lavoro superando logiche che la pandemia (dov’è e dove sarà il lavoro?) ha stravolto per tante famiglie sarà il crac. Giacomo T., Como

RISPOSTA:

Dal Cashback al Cashless al NoCash. Quello che sembra avere avuto un impulso nel mezzo di questo disastro pare essere il cambiamento delle forme di pagamento. Ben contenti, ma resta una domanda: fra un po’ con cosa si pagherà? E' evidente che il peso dell’ondata virale è finito sulle famiglie, si voglia per la questione lavoro, si voglia per la questione scuola e servizi. In tema di lavoro, finchè regge la cassa integrazione qualche pezza viene applicata, pure qualche ristoro è arrivato. Ma in tutta la grande discussione che anima il dopo continua a mancare un aspetto: dove sarà il lavoro, dopo la pandemia? Perché è inevitabile che il lavoro cambierà e tante mansioni e attività fino al febbraio scorso inflazionate ben difficilmente sopravviveranno. E non si può pensare che con bonus a spot la situazione si risolva. Di fatto ci vorranno anni per cambiare modo di essere, vivere e pensare. E invece pensiamo al futuro tenendo lo sguardo al “come eravamo”. Per questo si rischia di avere Casback, Cashless e... niente soldi. ivano.costa@ilgiorno.net