Buono sconto troppo banale: c’é Cashback

Un’app tira l’altra. Adesso pure quella del cashback, nuova trovata per invogliare a fare acquisti usando la carta di credito in negozi veri, non virtuali

Milano, 9 dicvembre 2020 -

DOMANDA:

Non capisco il senso del cashback: si vuole incentivare l’uso delle carte di credito? Si vogliono incentivare le spese in negozi che non siano online? L’uso della carta ha comunque un costo... La regola del buono sconto per un certo importo di spesa effettuata con carta di credito non poteva bastare? Alfredo G., Como

RISPOSTA:

Un’app tira l’altra. Adesso pure quella del cashback, nuova trovata per invogliare a fare acquisti usando la carta di credito in negozi veri, non virtuali. Sembra un gioco di prestigio, spendi e alla fine risparmi perché ti possono tornare in tasca 150 euro. Affarone, non c’è che dire. Ma ne devi spendere 1.500, se non ho capito male, in tre settimane. Che per molti è lo stipendio di un mese intero. Ma il periodo è propizio, si può fare il conto sulla tredicesima, anche se già è stato annunciato che quest’anno per molti che la riceveranno sarà in linea generale più leggera. Tradotto: devi spendere, fare un certo numero di transazioni (che costano) e se rispetti i termini è come se ti arrivasse gratis un rasoio elettrico o un miniset di pentole. Certo, poi c’è la lotteria, grande miraggio, perché per centomila fortunati il premio potrebbe essere l’ammontare pari della somma spesa nella corsa al cashback. Ai consumatori scegliere, sia chiaro. Ma già si può immaginare chi sarà veramente reso felice da questa app. mail: ivano.costa@ilgiorno.net