La civiltà non ammette caporalato

Un fenomeno da non sottovalutare e sarebbe un errore pensare che il problema riguardi solo altre regioni

Milano, 18 ottobre 2019 - 

LETTERA

Benvenga la lotta al caporalato, in un Paese che si fregia di essere civile l’esistenza di certi fenomeni è un’offesa per tutti. Mi auguro che il piano dei ministeri non si fermi solo alla questione, più scottante, del Sud ma sia esteso a tutte le regioni. Roberto M. Milano

RISPOSTA

Un fenomeno da non sottovalutare e sarebbe un errore pensare che il problema riguardi solo altre regioni. Quello del caporalato è un fenomeno che si sta espandendo senza lasciare isole felici. Vari casi sono stati scoperti anche in Lombardia, soprattutto in agricoltura, ma ci sono settori dove il fenomeno è più subdolo ma non per questo meno diffuso. E, giusto per ricordarlo, non riguarda solo lavoratori stranieri. L’istituzione di un tavolo tra ministeri per cercare di arginare il problema con un piano triennale è un primo passo, potrebbe risultare decisiva qualora riuscisse ad incidere veramente su selezione e “chiamata” dei lavoratori. Se ogni richiesta potesse essere verificata e controllata sarebbe già un risultato. Se l’attenzione focalizzata soprattutto sul settore agricolo, che pure ha avuto i casi più tragici, in questi tre anni dovesse espandersi anche in altri settori non mancheranno le sorprese. Anche in Lombardia.

mail: ivano.costa@ilgiorno.net