Barbie, la vita inizia a sessant’anni

Vista così, nella sua innaturale perfezione, non si direbbe che ha sessant’anni. La signorina Barbie potrebbe essere considerata la “nonna” delle bambole

Milano, 9 febbraio 2019 -

DOMANDA:

Tutta colpa di mia moglie, pure lei giocava con le Barbie e una delle prime bambole che ha comprato a nostra figlia è stata proprio la signorina bionda. Poi, vuoi che rimanga sola la povera Barbie? Ne è arrivata un’altra, poi un’altra e un’altra ancora, la casa e... tanto altro. Per questo quando ho letto che le vendite boom di questa bambola hanno sorpreso persino i produttori non mi sono sorpreso. Perché non credo che la dinamica di casa mia sia fuori dagli schemi: ospito una famiglia di Barbie che è più numerosa della mia. Gianni, Milano

RISPOSTA:

Vista così, nella sua innaturale perfezione, non si direbbe che ha sessant’anni. La signorina Barbie potrebbe essere considerata la “nonna” delle bambole, dal 1959 è stata ed è compagna di giochi di milioni di bambine. Invecchiando, fedele al suo clichè, ha conosciuto una seconda giovinezza tanto che i risultati delle vendite sono andati al di là delle aspettative dei produttori. Ha vissuto un periodo di appannamento con l’avvento di eroine più moderne ma con pochi accorgimenti, nel suo essere sempre uguale a se stessa, ha sbaragliato la concorrenza e resta la bambola più richiesta forse perché, in fin dei conti, è quella che pur con cambi di guardaroba e mise più moderne è quella che richiede più fantasia nell’inventare giochi e avventure con quel suo essere così rigida. Certo rincorrere tutti i modelli e gli ambienti (e la casa di Barbie, e la piscina, e il cavallo...) può costare qualche sacrificio ai genitori, ma sempre meglio che videogiochi e robottini che stancano presto qualsiasi bambino, perché non solleticano l’immaginazione. ivano.costa@ilgiorno.net