Applausi sì, nei luoghi opportuni

Ci siamo abituati agli applausi ai funerali. E già su questo ci sarebbe da discutere

Milano, 14 febbraio 2019 -

DOMANDA:

Applausi in un processo dove vengono contestati reati compiuti con metodi mafiosi nella operosa Cantù, provincia di Como. E lo sottolineo, Como. Non so se è una suggestione, se il gesto va considerato come un atto di nervosismo al botta e risposta tra accusa e difesa, ma resta un fatto grave e senza precedenti per processi simili. Se qualcuno aveva dubbi sul reale allarme delle infiltrazioni della malavita organizzata nella nostra civile Lombardia credo che ora dovrà voltare pagina. Rocco, Monza

RISPOSTA:

Ci siamo abituati agli applausi ai funerali. E già su questo ci sarebbe da discutere. Di sicuro non si può discutere sugli applausi nelle aule di giustizia durante un processo. Quanto avvenuto a Como è un segnale preoccupante. In aula nove imputati accusati di aver commesso aggressioni, e atti intimidatori con modalità mafiose, una schermaglia tra il pubblico ministero della direzione distrettuale Antimafia e un avvocato della difesa scatena il sostegno pro imputati. Uno schiaffo, per la Lombardia. Se anche al Nord si deve assistere a certe manifestazioni vuol dire che la lotta alla continua espansione della malavita organizzata è molto, molto più complessa di quanto si possa pensare che sia o meno, per questo caso, ritenuta attendibile la tesi dell’accusa. Quell’applauso non è un segnale da iscrivere nella categoria “sfogo”, ma di cui preoccuparsi. ivano.costa@ilgiorno.net