La Lombardia ha sete. E tutti possiamo usare meglio l’acqua

Il problema dell’approvvigionamento idrico non solo è reale, ma in certi mesi è anche drammatico

Milano, 19 aprile 2018 - 

LETTERA

Caro direttore, sono questi i primi, primissimi giorni non dico di caldo, ma almeno di tepore. Le nevicate durante l’inverno sono state fin troppo abbondanti. Eppure già ora sento parlare di rischio siccità per la prossima estate, di livelli dei laghi bassi, di emergenza acqua. Io mi chiedo come sia possibile. E vorrei capire se questi allarmi continui siano giustificati oppure no. Non vorrei che qualcuno avesse interesse a gridare «al lupo, al lupo». Gianni G., Milano

RISPOSTA

Il problema dell’approvvigionamento idrico non solo è reale, ma in certi mesi è anche drammatico. Quest’anno le cose sembrano essere andate meglio. Ma i bollettini delle precipitazioni ricordano che, in ogni caso, è nevicato meno che nel 2013 e che il peggio non è alle spalle. Non sta a me dire se ciò sia dovuto a cambiamenti climatici innescati dall’uomo, o alla ciclicità delle tendenze meteo. Quel che è certo, invece, è che con una minore disponibilità d’acqua dobbiamo fare i conti. E tutti, ma proprio tutti, devono fare la loro parte. Noi singoli cittadini, limitando gli sprechi; le società di distribuzione, chiudendo quante più falle possibili nei loro acquedotti; gli agricoltori, mettendo a punto tecniche di irrigazione più efficaci. Le industrie, infine, adottando sistemi produttivi che permettano di consumarne meno. Consumi più razionali, infatti, ci consentirebbero di affrontare meglio i momenti di emergenza che dovessero presentarsi. sandro.neri@ilgiorno.net