Martedì 23 Aprile 2024

Caro bollette: contratti annullati a chi paga poco. Per il gas stangata da 3mila euro

Alcuni gestori scorretti chiedono di rivedere gli accordi a prezzo fisso in corso. Nel mirino gli anziani

Milano, 4 ottobre 2022 - Una valanga di comunicazioni con le quali le aziende che forniscono luce e gas cambiano le condizioni dei contratti di libero mercato – che riguardano circa il 63% degli italiani – proponendo un adeguamento dei prezzi che, di fatto, ricalca la stangata del caro-energia. Una stangata che, per chi è rimasto nel mercato tutelato (11 milioni per la luce e 7,3 per il gas), in base alle tariffe decise per il quarto trimestre dall’Autorità del settore, l’Arera, ha visto un aumento del 59% dell’energia elettrica con un costo annuo per la famiglia tipo di 1.322 euro.

Bollette folli, è corsa alle stufe a legna (introvabili)

Fine 2022 di forti rincari per le bollette di luce e gas (ImagoEconomica)
Fine 2022 di forti rincari per le bollette di luce e gas (ImagoEconomica)

E da ottobre, avverte il presidente di Assoutenti Furio Truzzi, se dovessero trovare conferma le previsioni di un aumento del gas del 70%, la bolletta annua schizzerà in questo caso a 2.942 euro. Questo perché un rincaro così pesante porterebbe le tariffe a salire nell’ultimo trimestre del 2022 del +117% rispetto allo stesso trimestre del 2021, quando cioè è iniziata la serie ininterrotta di aumenti dell’energia. Stangata verso la quale sta venendo meno la difesa rappresentata dai contratti a prezzo fisso stipulati uno o due anni fa.

Crisi energetica: il 36% delle imprese costretto ad aumentare i prezzi

Ma la rescissione dei contratti per le forniture di energia, denunciano i consumatori, non riguarderebbe solo quelli in scadenza ma, in alcuni casi, anche quelli in corso, aggirando le norme del Decreto Aiuti bis che per questi ultimi blocca le revisioni fino al 30 aprile 2023. Marco Vignola, responsabile energia di Unc conferma l’allarme lanciato da Federconsumatori, Altroconsumo e Codacons. "Anche noi – spiega – riceviamo segnalazioni da utenti per la rescissione del contratto prima della scadenza". Un fenomeno, sulle cui dimensioni sta monitorando l’Arera, che purtroppo riguarderebbe anche molti anziani, oltre a chi magari è in arretrato di un mese con il pagamento delle bollette. "La povertà energetica degli anziani, con un terzo quasi con pensioni inferiori a mille euro, esisteva già prima dell’esplosione del costo delle bollette – ricorda Domenico Pantaleo, presidente di Auser –. E gli anziani sono vittime fragili anche del bombardamento di offerte commerciali a volte truffaldine".

Gas fino a febbraio, incubo inverno lungo

Ma che cosa si può fare se viene comunicata la revisione di un contratto in essere? "Contestare subito per iscritto la violazione all’azienda in base al Decreto Aiuti bis, perché non si può applicare la revisione", consiglia Vignola. Consentita invece, con un preavviso di 3 o 2 mesi a seconda dei casi, per i contratti in scadenza. Ed è quello che sta succedendo a chi aveva tariffe a prezzo fisso e ora si vede proporre una tariffa variabile, molto più alta. In questo caso "si ha diritto senza costi a rescindere il contratto scegliendo un altro fornitore, ma i margini di risparmio sono ormai molto ridotti". È possibile anche ritornare nel mercato tutelato sia della luce che del gas, salvagente previsto anche per chi si vedesse recapitare la comunicazione dell’interruzione delle forniture per la chiusura dell’azienda. Eventualità non remota visto che per Utilitalia su 120 imprese associate della luce e del gas, circa 70 – medio-piccole con in totale 500mila clienti – sono a rischio fallimento.

Il passaggio delle offerte di libero mercato da fisse a variabili sta rendendo meno concorrenziale l’abbandono di quello tutelato che per la luce dovrebbe terminare per il 10 gennaio 2024 e per il gas il 1° gennaio del 2023, con la crescente richiesta però dei consumatori di un rinvio, con le perplessità espresse anche dall’Arera.

Per Facile.it, comunque, l’ancoraggio del prezzo della luce a quello Unico nazionale della Borsa elettrica su base mensile, più vantaggioso delle rilevazioni trimestrali dell’Authority, e la presenza di sconti e promozioni, fa sì che oggi la migliore offerta per l’energia elettrica sul mercato libero comporti per una famiglia tipo una spesa annua di 1.589 euro contro i 1.713 stimati dall’Arera. Quindi 124 in meno ma, purtroppo, oltre il doppio dei 632 euro del 2021 con le tariffe tutelate.

Può interessarti anche: Von der Leyen: "Pronti al price cap per l'elettricità". Gas, ripresi flussi Russia-Italia