Coronavirus, Pregliasco: "Non adeguata quarantena soft per calciatori"

Il virologo dell'università di Milano mette in guardia: recrudescenza in corso dell'epidemia, andare a cercarsi guai è un qualcosa che va oltre l'opportunità

Fabrizio Pregliasco

Fabrizio Pregliasco

Milano, 5 ottobre 2020 - La possibile "quarantena soft" nel mondo del calcio non trova d'accordo Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università  di Milano, intervenuto a 'L'Italia s'è desta' su Radio Cusano Campus. In merito ai contagi nel mondo del calcio e alle polemiche dopo lo stop dell'Asl di Napoli alla trasferta della squadra cittadina a Torino per la partita contro la Juventus, Pregliasco ha sottolineato "la necessità di maggiori precisazioni, rispetto ai protocolli. Oggi c'è una recrudescenza in corso dell'epidemia, andare a cercarsi guai è un qualcosa che va oltre l'opportunità. Dire che è possibile una quarantena soft dei calciatori, perché c'è un interesse superiore, non mi sembra adeguato. Un conto è la quarantena soft per un chirurgo che deve operare e che è difficilmente sostituibile, altro conto è farla per i calciatori".

In merito poi alla vaccinazione anti-influenzale, Pregliasco ha sottolineato: "Quest'anno, se succederà ciò che è successo in Australia, cioè una stagione influenzale piuttosto lieve grazie ai provvedimenti del covid, questo ci aiuterà.  La fregatura è che è difficilissimo differenziare dal punto di vista clinico le varie forme. L'influenza, come sempre, ce l'aspettiamo nella sua diffusione da Natale in poi. Ora, con gli sbalzi termici, vedremo soprattutto i virus cugini dell'influenza, che determinano raffreddori, un po' di febbricola. La vaccinazione anti-influenzale è una cosa importante, a questo punto diventa un vantaggio aggiuntivo per una diagnosi differenziale. Inoltre sembra che vaccinarsi contro l'influenza aumenti anche le difese nei confronti del covid. Carenza vaccini in farmacia? Il Ssn ha aumentato del 50% gli acquisti del vaccino rispetto allo scorso anno. La fregatura per le farmacie è che la produzione di vaccini anti-influenzale va pianificata con molto anticipo e questo ha fatto si' che il mercato fosse contingentato. Però ribadisco - conclude Pregliasco - che in farmacia ci va chi non vuole rivolgersi alla asl e chi non rientra nelle categorie a rischio".