Il Lumezzane è in serie D, ma il presidente Cavagna non molla

La decisione di far scendere a 56 le squadre di serie C ha cancellato le speranze di riammissione dei rossoblu, ma il massimo dirigente valgobbino non sembra disposto ad arrendersi

Dopo 24 anni il Lumezzane è tornato ad essere una squadra di serie D

Dopo 24 anni il Lumezzane è tornato ad essere una squadra di serie D

Lumezzane (Brescia), 5 agosto 2017 - Cosa succederà al Lumezzane? La "vittoria" della linea volta a diminuire il numero delle squadre della C che ha fatto scendere le compagini della terza serie a 56, di fatto, ha spento le speranze del Lumezzane, che non è stato riammesso, come sperava il presidente Renzo Cavagna, tra i professionisti. In questo momento la squadra è iscritta al prossimo Campionato di serie D e completerà un quartetto tutto bresciano composto da Ciliverghe, Rezzato e Darfo. Le cose, però non sono affatto così chiare e lineari in casa del sodalizio valgobbino, visto che, anche se per ora non sono ancora state rese note dichiarazioni ufficiali, il massimo dirigente valgobbino non sembra disposto ad arrendersi. Le sue parole dei giorni scorsi, del resto, vanno senza ombra di dubbio in questa direzione, visto che lo stesso Cavagna ha ribadito più volte di "non voler nemmeno pensare alla serie D" e di essere pronto, in caso di mancata riammissione (come poi è effettivamente avvenuto) "a dare il via ad una lunga battaglia legale in tutte le sedi opportune per far rispettare i diritti di una società che ha sempre agito correttamente". Il "nocciolo" dell'attacco del numero uno del Lumezzane è ben preciso: "Il comportamento scorretto di Maceratese e Mantova, che poi sono scomparse, ha decretato la retrocessione della squadra rossoblu, che si è comportata secondo le regole ed è stata estromessa dalla C proprio da chi non ha rispettato queste stesse regole". Una tesi che, però, purtroppo per la società lumezzanese, non ha conquistato la Figc e la Commissione che ha deciso di far scendere le componenti della serie C a 56 squadre.