Il Lumezzane ha perso la prima battaglia, ma non vuole arrendersi

Dopo che il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso, la società del presidente Cavagna intende continuare la sua battaglia legale

Disperazione a Lumezzane, il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso della società rossoblu

Disperazione a Lumezzane, il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso della società rossoblu

Lumezzane (Brescia), 11 agosto 2017 - Mutuando una frase più che utilizzata a livello sportivo, si potrebbe dire che il Lumezzane "ha subito una sconfitta che può valere un'intera stagione". In effetti il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso presentato dalla società guidata dal presidente Renzo Cavagna e lo ha dichiarato "inammissibile". Una "sconfitta" che riduce ulteriormente le residue speranze di giocare in serie C il campionato che partirà a fine mese della squadra rossoblu, ma che non ha indotto il sodalizio valgobbino ad arrendersi all'idea di scendere in serie D. La battaglia legale che il Lumezzane ha deciso di avviare non si è infatti conclusa con questa prima pronuncia. Infatti il legale dei valgobbini è pronto ad adire il Collegio di garanzia (che ha ammesso oggi il ripescaggio del Rende) ed ha ricevuto mandato per rivolgersi alla Corte Europea e per far giungere l'istanza lumezzanese fino all'Uefa, coinvolgendo direttamente perfino il presidente Infantino. Il tutto per una strada che si preannuncia assai lunga ed impegnativa, ma i cui precedenti non sembrano offrire troppe speranze alla causa del Lumezzane.

Un colpo di scena in favore dei rossoblu potrebbe però giungere dall'Associazione calciatori, che da sempre si è battuta contro la scelta di ridurre la serie C a 56 squadre. L'AIC si è espressa con fermezza contro questa decisione ed ha ribadito che "è inaccettabile perdere posti di lavoro per fatti commessi da società che sono poi scomparse a danno di altre che da sempre si sono dimostrate virtuose". Il nome del Lumezzane non è mai stato fatto, ma riprende pari pari la tesi avanzata a più riprese dal presidente Cavagna. Per sostenere questa idea l'Associazione calciatori sta meditando alcune iniziative, compreso uno sciopero che bloccherebbe l'inizio del Campionato. Una possibilità di indubbio interesse per il Lumezzane che, però, non può perdere altro tempo per tornare a giocare le sue partite sul campo e preparare la squadra che dovrà affrontare la stagione 2017/2018.