Il Brescia femminile riparte dall'Eccellenza

Il presidente Giuseppe Cesari: "La nostra passione per il calcio femminile e la nostra voglia di vincere non sono certo finite"

Il presidente Giuseppe Cesari (Fotolive)

Il presidente Giuseppe Cesari (Fotolive)

Brescia, 14 giugno 2018 - Il Brescia femminile ha deciso di compiere un passo indietro per poter dare continuità al suo cammino. I diritti sportivi per partecipare al prossimo campionato di serie A sono stati rilevati dal Milan, mentre la società guidata da ben 33 anni da Giuseppe Cesari ripartirà cercando nuovo slancio dall'Eccellenza (ex serie C).

"La nostra passione per il calcio femminile e la nostra voglia di vincere non sono certo finite - è la sintesi dello stesso massimo dirigente biancazzurro - saremo al via dell'Eccellenza e, oltre a proseguire con l'intensa attività del nostro settore giovanile, al quale attingeremo forze per la prima squadra, cercheremo di inserire giocatrici di categoria (ma anche di serie B) per essere subito competitivi. Certo, non è stato facile chiudere il capitolo che in tutti questi anni ci ha condotto dai primi passi mossi all'oratorio di Capriolo alle sfide della Champions League ed ha permesso al Brescia di diventare un vero e proprio simbolo del calcio femminile. Nello stesso tempo ero ormai arrivato al punto in cui da solo non potevo più sostenere il peso di una gestione onerosa come quella di una serie A con tutti gli annessi e connessi. Purtroppo già da tre anni sto lanciando il mio grido d'allarme, ma nessuno lo ha mai raccolto. Non lo hanno fatto le istituzioni e non lo hanno fatto gli imprenditori del territorio. Forse non sarebbe stato impossibile raccogliere una decina di imprenditori disposti a mettere sul piatto 30.000 euro per mantenere a Brescia una realtà di assoluta eccellenza. Non è stato fatto e tutte le porte alla quali ho bussato sono rimaste chiuse, compresa quella del presidente Massimo Cellino (solo Tommaso Ghirardi ha dimostrato una certa disponibilità, ma si è fermato davanti alla squalifica che al momento pende su di lui). Ribadisco che ero disposto a cedere gratuitamente la società purché potesse proseguire la sua attività a Brescia". Questo, invece, non è successo, ma le Leonesse ricominceranno il loro cammino con la stessa volontà di essere protagoniste: "Il nostro non è stato un addio, speriamo possa essere un arrivederci. Magari questa ripartenza ci permetterà di costruire basi più solide sulle quali costruire il futuro di questa società. Il nostro messaggio lo abbiamo lanciato, non è detto che qualche imprenditore non se ne faccia carico e condivida con noi questa risalita...".