Condominio per i profughi, il Comune polemizza: "Non sapevamo nulla"

Crescono le polemiche sulla palazzina di via Bocchi trasformata dalla cooperativa Ekopra in un centro per richiedenti asilo

La palazzina di via Bocchi è stata destinata all'accoglienza dei profughi

La palazzina di via Bocchi è stata destinata all'accoglienza dei profughi

Brescia, 22 agosto 2016 - Crescono le polemiche sulla palazzina di via Bocchi trasformata dalla cooperativa Ekopra in un centro per richiedenti asilo (in cinque appartamenti del condominio sui sei complessivi sono ospitati una quarantina di nigeriani). Alla Loggia non è piaciuto il modo in cui è stata gestita la vicenda dalla Prefettura: «Non siamo stati avvertiti – sottolinea il sindaco Del Bono, che nelle prossime ore incontrerà il prefetto Valerio Valenti – Abbiamo saputo tutto a cose fatte». Alle rimostranze di Del Bono ha replicato il consigliere regionale della Lega, Fabio Rolfi: «Quella del sindaco è una bugia. Via Bocchi rientra nel bando prefettizio la cui graduatoria è nota già da maggio 2016». Dal Broletto sarebbero arrivate rassicurazioni circa l’alleggerimento della presenza dei richiedenti asilo nell’immobile di proprietà di una donna bresciana che, stanca di non percepire l’affitto per gli appartamenti, ha deciso di metterlo a disposizione del sistema dell’accoglienza. Domani nella palazzina arriveranno i tecnici del Comune per valutarne l’effettiva agibilità.