Da Palazzolo alla Cina: la Marzoli alla conquista del mondo

L'azienda sta trattando nuovi ordini per impianti tessili in Bosnia Erzegovina, Turchia, Uzbekistan, Argentina e Cina per un totale di circa 50 milioni di euro

La Marzoli a una fiera (Foto Marzoli)

La Marzoli a una fiera (Foto Marzoli)

Palazzolo sull'Oglio (Brescia), 22 novembre 2016 - Un colosso dell'industria tessile. La Marzoli di Palazzolo sull'Oglio è un punto di riferimento in tutto il mondo nella produzione di impianti tessili e ora, anche grazie alla preziosa collaborazione con le società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti Sace e Simest, ha in progetto di espandersi ulteriormente. Valgono un totale di circa 50 milioni di euro i progetti che l'impresa del Gruppo Camozzi sta discutendo per la fornitura di impianti tessili per la filatura in Bosnia Erzegovina, Turchia, Uzbekistan, Argentina e Cina.

L'innovazione digitale sta quindi dando i propri frutti, anche se la Marzoli rappresenta il paradigma strategico che tante aziende dovrebbero seguire anche per un altro motivo: l'export per questa impresa rappresenta il 99,9% del giro d'affari. Questo significa non fossilizzarsi su mercati interni, ma anzi aprirsi all'estero e cercare nuove realtà nelle quali posizionarsi. E i risultati si stanno vedendo, basti pensare che rispetto al 2015 la Marzoli ha avuto un'entrata di ordini in più del 35%. "Spero - afferma  il direttore generale di Marzoli Spinning Solutions, Cristian Locatelli  - che dal punto di vista governativo ci sia un'attenzione sempre maggiore all'innovazione e all'internazionalizzazione".