Innovazione ecosostenibile: la Fabbri Vignola al traguardo

L’azienda di Palazzolo sull’Oglio realizza la prima pellicola compostabile per alimenti al mondo

Per la pellicola 'Nature Fresh' il gruppo ha investito 5 milioni in ricerca

Per la pellicola 'Nature Fresh' il gruppo ha investito 5 milioni in ricerca

Palazzolo sull'Oglio (Brescia) - Cinque anni dedicati a ricerca e attuazione ed un investimento multimilionario: così il Gruppo Fabbri ha realizzato la prima pellicola certificata compostabile al mondo per il confezionamento automatico dell’alimentare fresco.

Sebbene l’headquarter sia a Vignola (Modena), il gruppo, con 500 dipendenti, ha un forte radicamento in Lombardia, tra uffici tecnico-commerciali a Milano e lo stabilimento a Palazzolo sull’Oglio, oltre a filiali all’estero. Per la pellicola “Nature Fresh” l’azienda si è aggiudicata il recente Premio Innovazione Aisom per la categoria Innovazione Ecosostenibile, dopo l’Oscar dell’Imballaggio, gli Uk Packaging Awards e il Biopolymer Innovation Award. Dietro il successo del progetto ci sono due elementi. Il primo è l’innovazione come valore: "Non basta avere un’idea geniale per realizzare il giorno dopo un nuovo progetto. Servono risorse, tanto lavoro e passione. Per Nature Fresh abbiamo investito quasi 5 milioni di euro", dice l’amministratore delegato Stefano Mele. Il fatto che, a differenza dei competitor, l’azienda produca e venda sia film che macchine per il confezionamento di alimenti si è rivelata l’altra carta vincente. "Le ampie competenze tecniche in entrambi i campi ci hanno consentito di risolvere i problemi che sorgono sempre lungo la strada per creare nuovi sistemi di confezionamento".

Il film ecologico - che integra i film tradizionali che l’azienda continua a produrre - è già stato adottato da Esselunga per la linea bio e da altre aziende in Italia, Europa, Gran Bretagna. Realizzato con polimero fornito da Basf, ha dalla sua la doppia virtù di poter essere inserito con gli avanzi di cibo sia nel contenitore per l’umido sia in quello del compostaggio. Il gruppo affronta l’avvenire senza paura: "Contiamo di chiudere il 2021 con un fatturato superiore a 110 milioni e una forte crescita delle vendite: +15 per cento rispetto alla media degli anni precedenti– assicura il ceo – Soffriamo come tutti per rincari e disponibilità delle materie prime, ma ne usciremo e continueremo a crescere".