Gardone Riviera, al Vittoriale il primo drive-in sperimentale

Partirà tra fine giugno e primi di luglio, nel parcheggio circondato dal suggestivo parco. Galli: presto un bando per tutta la Lombardia

Il ministro Dario Franceschini, 61 anni, con l’assessore regionale Stefano Bruno Galli, 53

Il ministro Dario Franceschini, 61 anni, con l’assessore regionale Stefano Bruno Galli, 53

Gardone Riviera (Brescia), 1 maggio 2020 - La festa per inaugurare la nuova pavimentazione in splendido marmo rosso veronese dell’Anfiteatro, finita dopo 99 anni, al Vittoriale, è solo rimandata. Dannato virus. Ci doveva andare tutta la giunta lombarda. Ma al Vittoriale che apre i battenti il 18 maggio, si realizzerà il primo drive-in per vedere film in piena sicurezza, nella propria auto, circondati dalle bellezze di un parco che nel 2012 ha vinto il premio per essere il più bello d’Italia. L’idea è stata dell’assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli che la estenderà poi a tutta la Regione. "Presto faremo un bando e a luglio si parte. Realizzare drive-in non è costoso, al massimo 100mila euro nelle realtà più ambiziose. Oltre al Vittoriale pensavamo al parcheggio dello stadio di Como, lungo il lago, o a Porto Ceresio dove c’è un parcheggio della ferroria dismesso".

Basterà ad evitare una crisi che nel settore culturale e nel turismo si annuncia pesantissima? "Certo che no, i musei perdono 250 mila euro a settimana, la nostra corsa contro il tempo è per evitare che il 30 per cento non riapra. Sono preoccupato per le piccole realtà non certo per la Pinacoteca di Brera che è una corazzata. Abbiamo 585 musei di cui 190 riconosciuti dalla Regione Lombardia e di questi non riaprono più di quaranta, per ora. La crisi è così drammatica che sui Beni culturali bisogna trovare la forza, il coraggio la determinazione per svoltare pagina". Come pensate di fare? "Occupandoci delle realtà private, le pubbliche hanno infinite tutele da parte dello Stato. La crisi del coronavirus si abbatte su un settore che era in fortissima crescita. Correvamo forti. Le imprese culturali in Lombardia fanno 24 miliardi e mezzo di Pil, 365 mila occupati; l’ultimo anno più 7,6 percento di Pil e più 3 percento di occupazione. Stiamo studiando delle soluzioni contenute nel Piano annuale della cultura 2020, completamente rivisto. Ci sarà un bando unico e faremo un fondo per erogare liquidità con interessi zero,per evitare licenziamenti. Torno a ripetere che la cultura al 70% in Lombardia, (con buona pace dei comunisti) è privata! Del sostegno regionale hanno bisogno i piccoli musei, i cinema, i teatri sparsi su tutto il territorio della Lombardia. Stiamo semplificando al massimo la parte burocratica, l’accesso al fondo è con autocertificazione. Chi riceverà i soldi entro 15 giorni dovrà presentare tutti i documenti". E che altro? "Allo studio l’Art Bonus regionale. Purtroppo da due anni chiedo inutilmente al ministro Franceschini l’elenco dei donatori lombardi. Potrebbero investire sul territorio e noi come regione potremmo prevedere un sistema di sgravi, il più vantaggioso possibile. Un modo per far convergere le donazioni con le politiche pubbliche. Terzo e ultimo pilastro della ri-programmazione culturale: spingere sul tasto dell’innovazione tecnologica. L’altro bando che faremo si chiamerà Innova Musei per rendere più attrattiva l’offerta museale consolidata attraverso videomapping, 3D e spingendo sulle prenotazioni online. Una famiglia lombarda avrà meno soldi a disposizione per la cultura e vacanze. Quindi ri-visitare il museo sotto casa con qualche offerta in più può essere determinante".