Il fascino del Vittoriale. Che cresce: eventi, premi, un film e nuovi spazi

Tornano i “Notturnali“ e i tour al chiaro di luna. Il tempio del Vate scala la classifica dei musei più visitati

Il Vittoriale

Il Vittoriale

Gardone Riviera (Brescia) - L’aperitivo alla fontana del Delfino, la visita al Mas e alla Nave Puglia, poi quella alla Prioria. Il tutto nella suggestiva atmosfera dell’illuminazione notturna. Da domani al Vittoriale degli Italiani tornano i Notturnali, il ciclo di aperture in orario serale che proseguirà tutti i weekend fino al 25 settembre (con la sola eccezione del 18 settembre).

"La notte è ancora l’occasione più particolare per visitare i luoghi dove le poesie di Gabriele D’Annunzio prendevano forma", osserva Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Il Vittoriale e direttore della stagione di eventi inaugurata in occasione del primo centenario dalla fondazione della storica reggia di Gardone Riviera. Oltre ai Notturnali, un ricco cartellone di concerti di musica classica e canzone d’autore, gli appuntamenti del Festival della Bellezza, le quattro serate de La Milanesiana, la mostra sul Centenario "Cento e cento e cento e cento anni del Vittoriale". Un titolo, questo, che vuol andare oltre le celebrazioni. "Cento anni sono un soffio nella storia – commenta Guerri –. Tra mille, duemila anni questa magnifica dimora sarà ancora qui, onorata e visitata da sempre più persone. Perché il tempo non fa che amplificarne il fascino".

Già ora continua a crescere in attrattività.

"Era all’undicesima posizione nella classifica dei musei lombardi più visitati ed è ora al terzo posto. Nonostante la pandemia, nel 2020 abbiamo avuto 113.700 visitatori e siamo terzi per volume d’incassi, con 16 euro a biglietto però. Nel 2020 il Vittoriale, restaurato grazie a Regione Lombardia in tutti i suoi innumerevoli angoli e oggetti, ha fatto il 60 per cento del totale dei visitatori dei musei bresciani. Che pure sono una realtà importante e variegata".

I motivi di questo successo?

"È un luogo fascinoso. Abbiamo vinto il premio come parco più bello d’Italia. La casa, rimasta intatta nell’arco di cento anni, è un unicum al mondo. Visitarla significa entrare nel cuore di un esteta, di un poeta e di un eroe quale era D’Annunzio".

Un film, "Il cattivo poeta", girato da Gianluca Jodice al Vittoriale, ha restituito l’immagine più autentica del Vate.

"Sono contento, anche per questi luoghi. Se si pensa che nel 1945 volevano abbattere il Vittoriale o farne una casa di riposo mentre oggi è il luogo della storia e della bellezza, significa che l’Italia è cresciuta. Il fatto che non si parli più di un D’Annunzio fascista vuol dire che degli strappi sono stati ricuciti nella coscienza del Paese".

Quale oggi il valore della sua figura?

"D’Annunzio è un genio rinascimentale piombato fra Ottocento e Novecento e oggi riconosciuto come tale. Non un decadente ma, al contrario, un anticipatore. Lo si è riscoperto come divo. Che è poi l’immagine che lo ha accompagnato tutta la vita".

Anche il film ha aiutato.

"Il 18 settembre lo proietteremo sul lago, insieme a tre documentari inediti sull’impresa di Fiume. Sarà una grande festa, per l’occasione consegneremo anche il neonato Premio del Vittoriale".

Opere d’arte, nuovi spazi: il Vittoriale continua a crescere.

"A settembre inaugureremo ’La santa Fabbrica’, cioè il museo Gian Carlo Maroni. Un edificio, già casa dell’architetto del Vate, che diventerà visitabile per la prima volta e che conterrà disegni, libri, documenti autografi, la corrispondenza con D’Annunzio e gli oggetti del progettista del Vittoriale".