I migranti sbarcati domenica nel porto di Napoli sono stati accolti con messaggi di benvenuto e i beni in surplus raccolti per i terremotati di Amatrice sono stati donati loro a Napoli, 25 Ottobre 2016.
Brescia, 27 luglio 2018 - A Zone, dopo che nelle scorse settimane 24 giovani richiedenti asilo politico sono stai allontanati dal paese , continuano ad arrivare nuovi rifugiati. Il cambio di ragazzi, come raccontano alcune persone che abitano nella zona dell’ex albergo La Lucciola oggi ostello del Monte Guglielmo, è continuo. Solo un paio di giorni fa ne è arrivata una decina, mentre il giorno precedente quattro sono coloro che se ne sono andati. I ragazzi, tutti tra i 18 e i 25 anni, trascorrono la giornata all’esterno della struttura, sdraiati in un parchetto, oppure giocando a calcio nel campo adiacente. Agli italiani non danno confidenza, facendo capire a gesti che non capiscono la lingua.
«Credo che sia ora di fare chiarezza – ha specificato il Sindaco di Zone Marco Zatti – non sono io ad aver voluto i richiedenti asilo in paese, bensì il privato che ha vinto il bando della Prefettura cittadina. Inizialmente i ragazzi dovevano essere 12, poi sono diventati 24. Ho chiesto che l’ultimo gruppo, che ha rifiutato di collaborare col Comune e che ha creato alcuni problemi, fosse trasferito, ottenendolo. Purtroppo non posso fare nulla per oppormi al bando, anche se ho fatto più volte presente che 24 persone sono troppe per il nostro piccolissimo Comune».
In paese la gente non ha voglia di parlare. Lo fanno invece i turisti che in questi giorni cercano frescura nella località abbarbicata sui monti del Sebino. «A noi la presenza di stranieri non provoca fastidio – dicono alcuni ospiti dell’albergo Reduce, che è vicino all’ostello – siamo di Brescia e quindi abituati». Dello stesso paese sono anche alcuni signori di Urago d’Oglio. Intanto martedì sera si terrà un consiglio comunale in cui si tratterà la questione: la Lega presenterà una interrogazione in cui chiederà al Sindaco se è sua intenzione prendere una posizione precisa affinché sul territorio non arrivino altri richiedenti asilo politico.