Legionella, a Visano positiva un’altra torre

L’Ats scopre il batterio anche nell’impianto di una ditta

Analisi dell'acqua in un laboratorio

Analisi dell'acqua in un laboratorio

Visano (Brescia), 5 ottobre 2018 - Una nuova pista nel caso dell’ondata di polmoniti e legionella della bassa bresciana. Dopo le positività al batterio della legionella confermate nelle torri di raffreddamento della Gkn Wheels di Carpenedolo e delle acciaierie di Calvisano, un’altra positività è emersa in una delle torri di raffreddamento di una quinta azienda, a Visano. Sulla base dei risultati del laboratorio, l’Ats di Brescia ha disposto che il sindaco del comune, Francesco Piacentini, proceda all’emissione di una ordinanza urgente e contingibile per motivi di sanità pubblica in ordine alla sanificazione della torre risultata positiva. Come già era avvenuto per Carpenedolo e Calvisano, dopo l’ordinanza l’azienda avrà 72 ore per procedere alla sanificazione. Restano, tuttavia, molti dubbi sulle cause dell’epidemia che ha portato in ospedale oltre 500 persone in un’area ristretta.

A ieri, risultavano certificati 54 casi di positività a legionella, un 10%, dunque di tutti i contagiati. Vista la complessità dell’esame con cui è possibile accertare la presenza di legionella, probabilmente non si saprà mai quante persone sono state effettivamente contagiate dal batterio e per quanti, invece, si sia trattato di polmonite, anche se, secondo l’Istituto superiore di sanità, ci sono pochi dubbi sul fatto che si tratti di un’epidemia da legionella. Resta da capire come si sia potuto diffondere il contagio in un’area che comprende otto comuni lungo il fiume Chiese. Nonostante le indagini di Ats abbiano portato a escludere il fiume come veicolo del contagio, molti continuano a ritenere che proprio lo stato dell’inquinamento abbia favorito lo svilupparsi del batterio (di ieri la richiesta del consigliere regionale M5S Ferdinando Alberti alla Regione perché risani il corso d’acqua). Per il Pirellone, la causa sarebbe da ravvisare in una concomitanza di eventi meteorologici (alte temperature e bombe d’acqua), mentre nella diffusione del contagio c’entrerebbero i venti, al vaglio di Ats. Caso a parte sono le tubature nelle abitazioni private: in alcune utenze sono state trovate positività, tra cui l’abitazione dell’unica deceduta.