Via Roma, tutti i dati sull’incidentalità

L’investimento della signora di 91 anni ha scatenato molte polemiche: ecco i numeri sui sinistri negli ultimi sei anni

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L’investimento della 91enne Maria Stefini, avvenuto lo scorso 20 novembre alle 18 in via Roma all’intersezione con via Mirolte, ha scatenato numerose polemiche circa la sicurezza di un’arteria molto trafficata (migliaia di veicoli ogni giorno) e dunque nodale che taglia in due il Comune: da Nord Est a Sud Ovest. Sui social network i dispensatori di sentenze hanno tuonato in tutte le maniere fornendo soluzioni, ma soprattutto tratteggiando una pericolosità alle stelle e fuori controllo. Anche alcuni esponenti della politica locale hanno chiesto maggiore attenzione. Vediamo, allora, come stanno realmente le cose fornendo i numeri dell’incidentalità certificati dalle forze dell’ordine e di sicurezza che operano sul territorio.

Ci sono state fornite le statistiche partendo dal primo gennaio 2015 per concludere con il 26 novembre di quest’anno: un lasso di 308 settimane.

Nel 2015 ci sono stati 7 sinistri con feriti, 2 con danni e 1 mortale. 2016: 11 feriti, 7 danni. 2017: 4 feriti; 8 danni. 2018: 10 feriti, 7 danni, 1 mortale. 2019: 6 feriti, 1 danno; 2020: 4 feriti, 1 danno, 1 mortale. In pratica si è registrato un evento tragico ogni 718 giorni e un incidente (danni eo feriti) ogni quasi 32 giorni. Considerando l’ingente numero di passaggi quotidiani, le tantissime intersezioni (alcune delle quali cieche), gli altrettanti esercizi commerciali da raggiungere, oltre ad abitazioni e garage per concludere con le code che si formano quotidianamente per il passaggio a livello, non pare ci sia un’emergenza su questa strada.

Sul migliorare da un punto di vista della sicurezza ci stanno lavorando sia le Forze dell’ordine che il Comune (che da poco, grazie alla Polizia locale, ha modificato alcuni passi della viabilità coinvolgendo anche via Roma con la messa in sicurezza dell’intersezione con via Bonomelli). Di certo non si possono mettere i tanti invocati semafori capaci di rilevare la velocità in quanto illegali; potrebbero funzionare, invece, i passaggi pedonali a chiamata (ce n’è uno poco prima della zona Livello 1”). Andrebbe rivista, secondo alcuni addetti ai lavori, la rotatoria che si interseca con via Bonardi: chi arriva da Nord, essendo la rotonda non perfettamente al centro, può tranquillamente permettersi di non frenare tenendo una traiettoria dritta facendo perdere così ogni necessità di decelerare. Anche perché, appena all’uscita della stessa rotonda, c’è un passaggio pedonale molto pericoloso da utilizzare proprio per il motivo di cui sopra.

Luca Degl’Innocenti