Verolanuova, ubriaco al volante falcia e uccide due ciclisti

L’uomo, positivo all’alcol test, è stato arrestato per duplice omicidio stradale. Probabilmente viaggiava oltre i 100 all’ora

L'auto incidentata e le biciclette

L'auto incidentata e le biciclette

Verolanuova (Brescia), 15 dicembre 2019 - Falciati mentre pedalavano in coppia, uccisi da un automobilista risultato ubriaco al volante di un’auto non assicurata e senza revisione. Non c’è fine alla strage di pedoni e ciclisti sulle strade bresciane.

L’ennesimo caso si è registrato ieri nelle campagne di Verolanuova, paese della Bassa, dove hanno perso la vita due pensionati travolti e deceduti sul colpo. Le vittime sono Francesco Bianchi, 70 anni, e Gianfranco Vicardi, 67, di Cremona. Al volante della macchina, una Volvo V50, c’era un 35enne originario di Cuggiono (Milano) e residente a Verolanuova. Guidava in stato di ebbrezza e in serata è finito in carcere per duplice omicidio stradale. Di mestiere saldatore, nessun precedente penale, l’uomo si era messo al volante con un tasso alcolemico di 1,84 grammi per litro, ovvero quasi 4 volte la soglia consentita. L’incidente poco dopo le 15 lungo via San Rocco, strada stretta che serpeggia attraverso i campi fino a Pontevico, sul confine con il Cremonese. Amici da tempo, grande passione per la bici da corsa, Bianchi e Vicardi erano usciti in compagnia per la ‘sgambata’ del fine settimana. Percorrevano quella strada insieme diretti verso Verolanuova quando dalla direzione opposta è sopraggiunta la Volvo grigia a velocità sostenuta. I carabinieri della compagnia di Verolanuova, guidati dal maggiore Christian Comitti, ipotizzano procedesse oltre i cento chilometri orari, quando il nastro d’asfalto è percorribile al limite dei 70.

L’auto è piombata addosso ai pensionati, entrambi sposati e con figli, centrandoli in pieno. A terra, nessun segno di frenata. I ciclisti sono stati proiettati in aria, idem le biciclette. Uno è stato rinvenuto nei campi brinati oltre la roggia che costeggia la carreggiata, a circa dieci metri di distanza dal punto dell’impatto. L’altro invece è finito sull’asfalto poco più avanti. Sul posto è atterrato l’elisoccorso, ma non c’era nulla da fare. "Sono stato accecato da sole, non li ho proprio visti" si è giustificato l’automobilista. In realtà, c’era dell’altro. Accompagnato in ospedale per accertamenti, è risultato positivo all’etilometro. Solo lo scorso 10 dicembre a Coccaglio, nell’Ovest bresciano, un bimbo di due anni era stato falciato e ridotto in fin di vita da una Fiat 500 che poi si era dileguata. Il piccolo Ishaan, di origine indiana, era sul passeggino e attraversava via Grandi sulle strisce spinto dalla madre e dalla sorellina di 5 anni, miracolosamente illese. Ora è in coma per un grave trauma cranico. Al volante dell’utilitaria una commessa di 22 anni arrestata 11 ore dopo sul luogo di lavoro.