Il sindaco Matteo Zani
Alfianello (Brescia) - Ci sarebbe un risentimento verso il Comune all’origine dell’insolita sequela di atti vandalici che ha creato grande sconcerto ad Alfianello. I carabinieri della stazione di Pontevico, con la Compagnia di Verolanuova, hanno individuato e denunciato un 46enne ritenuto responsabile degli atti di vandalismo seriale ai danni di proprietà comunali e di beni personali di dipendenti del municipio. La motivazione sarebbe da ricercare nell’astio verso l’Amministrazione per alcune richieste non accettate.
I danneggiamenti risalgono al 2021 quando, tra ottobre e novembre, si sono registrati diversi atti vandalici, insoliti per il paese. Presi di mira (non a caso) i nuovi speed-check, macchinette per il controllo della velocità, imbrattate per ben due volte, tanto da diventare inutilizzabili. L’uomo avrebbe anche scarabocchiato i muri esterni della casa di una dipendente comunale. Poco dopo Natale, avrebbe anche tagliato le gomme di alcune auto in paese, tra cui quelle della stessa impiegata.
Nella perquisizione avvenuta ieri mattina i carabinieri hanno trovato in casa del 46enne bombolette di vernice compatibili con quelle usate nei raid vandalici e capi di abbigliamento analoghi a quelli indossati dal responsabile. L’uomo è stato denunciato a piede libero: deve rispondere di danneggiamento, violazione di domicilio, furto aggravato, deturpamento e imbrattamento di cose altrui.
«Sono stati mesi di grande tensione – commenta il sindaco Matteo Zani – Stupito? Sì. È comprensibile che non tutti condividano le norme, ma non era mai capitata una reazione di questo genere. La vicenda ci lascia sconcertati, non me lo sarei aspettato da questa persona. Abbiamo sempre risposto alle sue richieste, con documenti alla mano. Nasce dalla sua fantasia il non voler accettare una questione di normale convivenza civica". L’uomo non sarebbe responsabile della profanazione della tomba di famiglia del sindaco.