Valcamonica, tragedia nella gara di rally: tre indagati e una perizia / FOTO

Iscritti il pilota uscito di strada e organizzatori

Incidente nella gara di rally a Brescia (Fotolive)

Incidente nella gara di rally a Brescia (Fotolive)

Brescia, 1 agosto 2017 - Ci sono i primi indagati per la morte di Mauro Firmo, il 57enne commissario di corsa travolto e ucciso sabato nel corso del rally automobilistico “Trofeo Valle Camonica”, la corsa in salita Malegno-Borno. Sul registro degli indagati oltre al pilota dell’autovettura uscita di strada, e che ha spezzato la vita di Firmo ferendo un altro commissario di percorso, ci sarebbero anche gli organizzatori della corsa targata Automobile Club di Brescia. Omicidio colposo e lesioni colpose le ipotesi di reato nei confronti degli indagati. "Stiamo valutando tutti gli aspetti, compresa la posizione dei due commissari travolti – spiegano gli inquirenti che vogliono sbottonarsi il meno possibile – Prenderemo in esame anche tutto il materiale fotografico messo a disposizione dalla polizia Stradale di Darfo che ha eseguito i rilievi e le planimetrie del percorso per capire le eventuali responsabilità".

Per avere maggiore chiarezza sulle cause del drammatico incidente il sostituto procuratore Paolo Mandurino, il magistrato di turno sabato e titolare dell’inchiesta, ha disposto una consulenza tecnica. Il consulente incaricato dalla Procura, un professionista proveniente da Milano, già nelle prossime ora potrebbe essere incaricato ufficialmente di studiare tutto il materiale entrato a fare parte del fascicolo aperto in Procura. L’obiettivo è quello di capire l’esatta dinamica dello schianto in cui ha perso la vita Firmo e cercare di scoprire se all’origine dell’incidente possa esserci stato un guasto tecnico alla Peugeot 106 guidata dal camuno Christian Furloni e messa sotto sequestro dalla Stradale subito dopo l’incidente. "Tutto si è svolto nel rispetto della sicurezza – spiegano dall’Aci – Si è trattato di una fatalità". Ieri mattina è stato eseguito un esame esterno sul corpo di Mauro Firmo. Il magistrato ha poi concesso il nulla osta per la sepoltura del 57enne di Carpenedolo.