Vaccinazioni a Brescia
Brescia, 10 gennaio 2021 - La prima settimana di campagna di vaccinazioni anti Sars-Cov2 si chiude con circa 6.300 prime dosi somministrate tra gli operatori sanitari delle Asst. Il dato, aggiornato all’8 gennaio, equivale al 14% delle vaccinazioni fatte in Lombardia e al 12% del target fissato per Brescia nella prima fase. Rispetto alle 31.200 dosi consegnate nel Bresciano, è stato utilizzato il 20%; questa quantità, tuttavia, comprende anche il richiamo e varrà quindi per circa 16mila persone, di cui circa il 40% ha quindi già ricevuto la prima dose.
Per quanto riguarda il territorio di competenza dell’Ats Brescia, i dati a venerdì 8 parlano di 2.363 vaccini fatti all’Asst Spedali Civili, 1.453 nei presìdi dell’Asst del Garda, 1.335 in Franciacorta; per quanto riguarda il privato accreditato, partito il 7 gennaio, 336 sono stati i vaccini eseguiti in Poliambulanza, 295 quelli delle strutture del gruppo San Donato. A questi vanno aggiunti i dati dell’Asst di Val Camonica, dove nella prima settimana sono state pianificate oltre 520 somministrazioni.
Proprio in Val Camonica sono già partite le immunizzazioni anche nelle Rsa. Dopo l’avvio nelle strutture di Malonno, Capo di Ponte, Lozio e Boario, da domani è previsto un calendario di consegne settimanali nelle 14 Rsa camune. Si parte anche nelle strutture del territorio di Ats Brescia. Tra città e provincia, si parla di circa 12mila persone, tra personale e ospiti che ne hanno diritto. Lunedì si comincia con le tre Fondazioni della città (Casa di Industria, Casa di Dio e Brescia solidale) e con la Rsa Beretta di Gardone.
"Ci saranno consegnate le fiale che poi il nostro personale provvederà a diluire – spiega Federico Fontana, direttore generale di Casa di Industria –, abbiamo 150 persone tra dipendenti e collaboratori, di cui 130 hanno aderito alla campagna, circa l’85%. Con gli ospiti, ad oggi 126, partiremo appena avremo tutti i consensi informati. Ci aspettiamo un’adesione importante". Per le Rsa, la vaccinazione rappresenta il primo step per ritornare pian piano alla normalità. "Queste strutture vivono sulla socialità, Covid è il contrario. Non sappiamo ancora quando potremo ripartire, ma si apre una nuova prospettiva".