Ucraina, l’apprensione dei trapiantati in Lombardia: "La tv russa racconta il contrario"

Halyna Storozhynska dell’associazione Nadiya: "Sembra di essere tornati ai tempi dell’Urss"

 Halyna Storozhynska

Halyna Storozhynska

Brescia, 16 febbraio 2022 - «Guardo la tv russa, anche se mi fa soffrire, per avere una visione completa. Loro raccontano esattamente il contrario di ciò che sta accadendo, dicono che sono Ucraina ed Occidente ad avvicinarsi alle frontiere russe. Mi sembra di rivedere la tv dell’Unione Sovietica". Halyna Storozhynska è una degli 8mila ucraini che vivono nel Bresciano e, come presidente dell’associazione Nadiya (nata nel 2002 dalle lavoratrici familiari di origine ucraina che vivono a Brescia) sta organizzando una manifestazione nel Bresciano, per porre l’attenzione sulla guerra che si profila in Ucraina (il 18 ce ne sarà un’altra promossa dalla rete per il disarmo).

«Non nascondo che ci sono pensieri diversi, c’è anche chi ha posizioni filo-russe – spiega Storozhynska – del resto ognuno ha la possibilità di dire la propria: questo vuol dire vivere in un Paese democratico". Storozhynska sottolinea, però, che il conflitto tra Russia ed Ucraina va avanti dal 2014, nonostante il mondo se ne sia accorto solo ora. "Non è un conflitto interno – spiega – è la Russia che ha annesso la Crimea ed ha invaso il territorio di uno Stato indipendente. Questo perché l’Ucraina ha dichiarato ufficialmente di voler andare verso l’Occidente". Perché proprio ora, però, si è acutizzato il conflitto? "L’aggressività della Russia cresce proporzionalmente con il prezzo del gas, perché si sentono forti. Non è un caso se proprio ora ha iniziato a minacciare non solo l’Ucraina, ma l’intera Europa e tutto l’Occidente. Chiedere di non estendere l’ingresso della Nato ad altri Paesi è gravissimo. Dimostra come la Russia non abbia mai smesso di essere stata imperialista: nella loro testa vivono ancora nel 1900". Unica nota tristemente positiva è la coesione che si registra nel Paese. 

«L’Ucraina non è mai stata così coesa, così identificata. Purtroppo il prezzo di questa unità è molto alto". La speranza è che nelle prossime ore alle parole, questa volta di smobilitazione annunciata dal leader russo Vladimir Putin, possano seguire i fatti.